Gubbio, esplosione nella fabbrica. Il nodo del gas liquido

I carabinieri vogliono sapere con esattezza la quantità all’esterno del casolare. Due i morti

Il magazzino distrutto

Il magazzino distrutto

Gubbio, 11 maggio 2021 - Il pentano utilizzato per abbattere il Thc (il principio attivo) della cannabis e renderlo ’light’, quindi legale anche all’estero, venne acquistato su internet da Gabriele Muratori e Alessandro Rossi, entrambi indagati, titolari della "Greengenetics", la società eugubina dove venerdì si è verificata l’esplosione mortale che ha ucciso Samuel Cuffaro, 19 anni e Elisabetta D’Innocenti (52), e ferito gravemente un 17enne e Kevin, un altro lavoratore ’a chiamata’.

Ma sotto la lente della procura di Perugia che indaga per disastro colposo, violazione delle norme di prevenzione antinfortuni e antincendio, omicidio e lesioni colpose, sono finite le quantità del gas liquido utilizzato nella cascina trasformata in fabbrica artigianale.

E adesso i carabinieri stanno verificando gli ordini di acquisto attraverso le fatture per capire quanto liquido infiammabile fosse presente. All’esterno del casolare c’erano almeno tre fusti, ognuno da 200 litri circa ma occorre capire quanto ne venisse impiegato, di volta in volta, all’interno del laboratorio al secondo piano e, se per un prodotto altamente infiammabile erano state rispettate le normative antincendio: dall’impianto elettrico a norma, all’abbigliamento dei lavoratori, all’aerazione per evitare la saturazione dei locali.

L’abbattimento del Thc attraverso l’utilizzo di un macchinario a ultrasuoni in cui venivano immersa cannabis e pentano era stata una ’scoperta’ recente di Muratori e Rossi, entrambi una laurea mancata in Biotecnologie e Ingegneria.

Il gruppo aveva iniziato la lavorazione a marzo e ripreso nei giorni scorsi dopo uno stop dovuto al Covid. Volevano brevettare il sistema ma si erano accorti che la cannabis restava troppo bagnata. Di lì l’ipotesi – ancora non confermata – che Rossi possa aver deciso di passare il prodotto in una centrifuga.

Questa potrebbe essere stata una delle cause dell’innesco ma non è escluso che sia invece bastato lo sfregamento metallico della scaffalatura che proprio Samuel e Kevin stavano montando a piano terra a far scattare la scintilla che ha provocato lo scoppio in un locale già invaso da esalazioni.

Cuffaro è stato interrogato dal pm Gemma Miliani subito dopo la tragedia mentre per Rossi occorrerà attendere che lo consentano le sue condizioni di salute. Per adesso agli atti dell’indagine c’è uno scarno verbale di spontanee dichiarazioni in cui si accenna ad un nuovo metodo.

Intanto oggi si svolgerà l’autopsia sui corpi delle vittime: sarà Massimo Lancia, consulente della procura di Perugia ad eseguire gli esami nell’obitorio dell’ospedale di Branca. Restano invece gravissime le condizioni del 17enne, ricoverato al Centro di Cesena con ustioni nel 70 per cento del corpo.

Dalle indagini emerge inoltre che proprio il 6 maggio, il giorno precedente la tragedia di Canne Greche, la Finanza aveva sequestrato un pacchetto di cannabis spedita dalla "Greenvest", la società gemella che si occupa della commercializzazione dei prodotti. Il plico era stato spedito a una tabaccheria di Ventotene ed è stato contestato il reato di spaccio.

Intanto il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone che sta seguendo le indagini, si dice "sconvolto" dalla tragedia di Gubbio, anche per la "giovane età" delle vittime. "E’ un episodio che avviene a pochi giorni di distanza da un fatto analogo accaduto a Prato – dice a ’La Nazione’ – e che rimette al centro dell’attenzione di tutti la cultura e il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In questo caso si tratta inoltre di attività frutto di iniziative imprenditoriali senza regole specifiche. Aspettiamo gli esiti delle indagini in corso da parte dei carabinieri, dei vigili del fuoco e dell’Asl per capire cosa si è verificato esattamente". Dalle indagini infatti sembra emergere, almeno allo stato, l’assenza di norme o regolamenti che disciplinano i processi di trasformazione della cannabis light. Sia per la sicurezza dei lavoratori impegnati nelle attività imprenditoriali, sia per i consumatori finali dei prodotti.