Ztl, i perugini vincono 200 ricorsi

Vacanzieri multati a Porto Recanati: il giudice risarcisce i cittadini

Ztl

Ztl

Perugia, 13 settembre 2019 - Hanno fatto ricorso e l’hanno vinto. Ma adesso il Comune ha presentato appello e la vicenda rischia di trascinarsi ancora per parecchio tempo. Sono almeno una ventina gli automobilisti perugini che nell’estate dell’anno scorso erano stati multati dalle telecamere della Ztl di Porto Recanati: dal primo luglio 2018 infatti, erano scattate le nuove regole di accesso al centro storico della cittadina adriatica, per impedire che di sera i veicoli entrassero nell’area pedonale. Come accade in questi casi però il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva raccomandato un mese di cosidetto «pre-esercizio»: all’ingresso cioè della zona a traffico limitato doveva esserci una pattuglia a vigilare ed avvertire del varco elettronico che nei primi trenta giorni sarebbe dovuto comunque restare spento. Misura che l’amministrazione comunale recanatese non avrebbe adottato e che ha scatenato polemiche che vanno avanti ormai da mesi. 

A quanto pare però le telecamere hanno iniziato a funzionare sin dal primo giorno, multando tutti coloro che passavano. E non erano pochi: nei primi venti giorni di funzionamento del nuovo sistema ne furono elevate ben 12mila, 600 al giorno. Un numero che neanche i famigerati T-red perugini riuscirono a fare.

E nelle grinfie dei varchi marchigiani sono caduti anche decine di perugini che vanno in vacanza a Porto Recanati. Un cittadino ricevette tredici sanzioni e altri sei automobilisti una decina ciascuno, arrivano ciascuno a sfiorare o superare la quota di mille euro.

Alcuni  hanno pagato nei cinque giorni (72,90 euro più le spese di notifica), altri si sono astenuti e altri ancora hanno versato nelle casse del comune recanatese oltre 100 euro (sanzione più notifica). Molti di loro – come detto una ventina – hanno impugnato i verbali davanti al giudice di pace di Macerata e davanti al Prefetto: oltre duecento le multe che interessano i perugini e che con il passaare dei mesi sono state revocate dai Gdp.

A difenderli l’avvocato Simone Budelli che racconta come «si tratta di persone che vanno in vacanza a Porto Recanati e che sono incappate nel nuovo sistema di rilevazione della Ztl. Anche noi come tanti presentammo ricorso al giudice di pace e al prefetto. E ora è stata fatta giusticia». Tutti i ricorsi di Budelli infatti sono andati a buon fine come detto: agli automobilisti saranno restituiti i soldi versati con il Comune condannato alle spese legali (3-400 euro per ogni pratica). Non a caso ora l’ente ha fatto ricorso al tribunale civile.

 

michele nucci