Papà arrestato per violenza sessuale sulla figlia di 12 anni. "Non l'ho mai toccata"

Il cinquantenne si difende davanti al gip. Chiesta la scarcerazione

Il gravissimo episodio è accaduto ad Assisi

Il gravissimo episodio è accaduto ad Assisi

Perugia, 26 maggio 2018 - E’ arrivato in tribunale scortato dalla polizia penitenziaria e, seduto davanti al giudice ha negato l’accusa più squallida: aver violentato la figlioletta di 12 anni. Per ore il 50enne di Assisi arrestato dai carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Piercarlo Frabotta, su richiesta del pm Annamaria Greco, ha risposto a tutte le domande. Avrebbe parlato di fraintendimenti, compresa la frase-choc pronunciata alla bimba ‘Te lo faccio così ti puoi difendere da chi ti vuole violentare’. L’indagato – difeso dall’avvocato Massimiliano Manna – non si saprebbe invece spiegare il perché delle ecchimosi, compatibili con il racconto degli abusi fatto dalla figlia, riscontrate da un medico.

«Il mio assistito ha risposto lungamente e con serenità al giudice e al pubblico ministero» ha detto l’avvocato Manna, annunciando imminenti indagini difensive per sconfessare la tesi accusatoria. «Ha negato fermamente – ha aggiunto – qualsiasi violenza sulla bambina. A nostro avviso nella ricostruzione dei fatti ci sono elementi contraddittori che meritano di essere approfonditi».

Tra gli elementi a supporto dell’ordinanza c’è la registrazione della ‘confessione’ della bambina alla madre, il racconto fatto dalla piccola ad un’amica di famiglia, gli accertamenti sanitari e l’audizione protetta della minore, presente una psicoterapeuta infantile e il pm. In quell’occasione la piccola avrebbe fatto fatica a raccontare poi, un’unica frase per spiegare l’abuso del padre. Il giudice ha fondato l’arresto sul pericolo di reiterazione del reato ma il legale ha sollecitato la revoca della misura cautelare in carcere e la sostituzione con una meno afflittiva, come il divieto di avvicinamento o, in subordine gli arresti domiciliari.

Il gip ha cinque giorni di tempo per decidere. La difesa ha già annunciato l’eventuale ricorso al tribunale del Riesame.

I fatti al centro dell’indagine sarebbero avvenuti nell’aprile scorso. A denunciare l’ex moglie dell’uomo, dopo aver raccolto e registrato il racconto della bambina. Di lì le indagini dei militari – coordinati dal maggiore Marco Vetrulli – e il successivo arresto.

Erika Pontini