Violenza contro le donne Ecco come chiedere aiuto

Attivato un numero 24 ore su 24, collegato al centro gestito dall’associazione “Liberamente Donna“. Presto sarà aperta anche la sede ufficiale

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"Anche se l’emergenza globale è il Covid, non possiamo dimenticare altri fenomeni drammatici che continuano a verificarsi e tra questi il femminicidio. Aprire oggi un centro antiviolenza a Città di Castello significa dare un aiuto concreto e sempre disponibile per chi si trovi in difficoltà e per i loro figli, che spesso sono vittime tanto quanto le madri": così l’assessore alle politiche sociali Luciana Bassini annuncia l’attivazione del numero 353 4164699 attivo 24 ore su 24 e collegato al Centro antiviolenza Medusa gestito dall’associazione "Liberamente Donna". Si tratta di un progetto condiviso con i comuni di Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide e permetterà nell’immediato di avere un numero sempre disponibile e gestito da operatrici esperte. "Si potrà telefonare – spiega l’assessore Bassini – anche per informazioni o per un colloquio e prelude al potenziamento dell’intervento con uno spazio dove accogliere le donne che faranno riferimento al centro". L’attivazione di questo progetto "è in un certo senso la quadratura di un cerchio che negli ultimi anni si è provato a chiudere in diverse direzioni e che è cresciuto insieme alla consapevolezza che era necessaria una rivoluzione culturale, accompagnata da strumenti efficaci per supportare le donne nel momento del bisogno, in attesa di altri percorsi amministrativi e giuridici che esistono e continuano a funzionare ma con tempi diversi da quelli delle criticità familiari, spesso alla base di degenerazioni e di situazione a cui non è più possibile porre rimedio".

Lo stesso assessore intende ringraziare pubblicamente la Regione dell’Umbria, che ha finanziato il progetto e il centro per le pari opportunità, le volontarie dell’associazione Liberamente Donna che ci hanno creduto molto e si sono spese per attuarlo dentro le maglie del circuito nazionale e regionale, collegandosi ai numeri verdi rispettivi.

"Ritengo infine normale – aggiunge Bassini – che le donne abbiano una sensibilità maggiore verso il tema del femminicidio ma queste iniziative sono importanti perché si estenda anche agli uomini e in culture in cui la donna non ha ancora conquistato l’autodeterminazione sia professionale che umana. Nel periodo che ci separa dal 25 novembre, giornata nazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, vorremmo riuscire ad aprire la sede, che rimane un tassello essenziale per dare una risposta risolutiva a situazioni critiche".