’’Viniamo-enolab’’, un brindisi per superare anche la pandemia

Silvia Amoni: "Ho cercato di inserire anche molti vini prodotti da giovani o donne, hanno una luce diversa negli occhi"

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FOLIGNO

"Mi piace raccontare la storia del viticoltore, la sua passione. Mi piace incontrarli e per me ogni volta è un innamoramento". Silvia Amoni ha portato la propria passione a casa sua e ha deciso di investire nella propria città proprio in periodo di pandemia, quando solo i coraggiosi e i lungimiranti si muovono. Da neanche una settimana è aperto il suo angolo di paradiso, "Viniamo – enolab", in via XX settembre. Un’enoteca, ma non solo. Quasi 400 etichette di vino, principalmente italiano, ma con grande attenzione anche a quello che arriva dall’estero. "Ho cercato di inserire prevalentemente vini di giovani o di donne – racconta – perché hanno una luce diversa negli occhi, impari tanto da loro". Silvia è tornata a Foligno dopo 23 anni, dopo la laurea in Sociologia, la specializzazione nel marketing e la carriera, che l’aveva portata ad aprire un locale del genere a Milano: "E’ stata una bella gavetta", ricorda. Ad un certo punto però riemerge la voglia di tornare a casa, la voglia di famiglia, di avere un posto a misura. Un posto anche dove poter sperimentare". Ecco l’idea di lab: "Vendita e assaggi: non ci saranno mai gli stessi vini, voglio lasciare lo spazio a tutti. Appena possibile, inizierò a lavorare in eventi, degustazioni, wine tour". Il tutto Covid permettendo: "Ho pensato alla possibilità di aspettare qualche mese – dice – ma poi ho deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo". E poi c’è la ‘Sala Milano’, con i prodotti che Silvia ha incontrato nella sua carriera e nei viaggi. Il locale è all’avanguardia: nella ristrutturazione c’è stata la firma di Alessandra Rapaccini, amica di Silvia, anche lei di ritorno a Foligno dopo molti anni trascorsi a Roma.