Vertice in procura per riprendere l’indagine

Raffaele Cantone vuole riprogrammare il lavoro con più segretezza. Il tecnico della Juve, Andrea Pirlo: "La vicenda non ci tocca"

Andrea Pirlo dribbla l’inchiesta di Perugia sul test di italiano di Luis Suarez, promesso sposo bianconero: "Non ci ha toccato minimamente", dice il tecnico. Mentre l’ex presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli, si augura che "non ci sia stata superficialità da parte della dirigenza bianconera" altrimenti "sarebbe una macchia per la società". La partita sull’esame "farsa" del fuoriclasse ex Barcellona, sostenuto all’Università per Stranieri, è tutta da giocare. Ma lontano dai riflettori. Dopo lo stop del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone ("Basta indagine-show"), è infatti in programma la prossima settimana un vertice investigativo per programmare e proseguire a pieno ritmo l’indagine. Gli accertamenti - che come ha annunciato Cantone - dovranno svolgersi in modo tale da "garantire le doverosa riservatezza" per fare luce su quanto successo il 17 settembrescorso.

L’inchiesta ieri ha vissuto, almeno apparentemente, una giornata di pausa. Per disposizione dello stesso procuratore (assente in questi giorni dal capoluogo) non è stato svolto alcun atto istruttorio. Si è però mantenuto in stretto contatto con i sostituti titolari del fascicolo ai quali ha nuovamente espresso la massima fiducia. Cantone venerdì aveva annunciato la decisione di "fermare tutte le attività d’indagine per quelle che ha considerato ripetute violazioni del segreto istruttorio in seguito a diverse notizie apparse sugli organi d’informazione". Furioso, anche "indignato" per la presenza di tanti giornalisti di fronte alla procura mentre venivano sentiti come persone informate sui fatti l’avvocato Luigi Chiappero, storico legale della Juve e la collega Maria Turco.

Tra i testimoni che saranno sentiti c’è il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero, che inizialmente venne contattato dal folignate Federico Cherubini facendogli da tramite con i vertici della Stranieri per valutare la possibilità di svolgere lì l’esame. C’è infatti da chiarire se ed eventualmente come la società bianconera abbia avuto un ruolo nella vicenda. Gli inquirenti devono poi decidere se acquisire la deposizione dello stesso Suarez, magari in teleconferenza. Elementi importanti per l’inchiesta sono inoltre attesi dall’analisi del contenuto di cellulari, pc e altri supporti informatici acquisiti dalla guardia di finanza nel corso delle perquisizioni che hanno riguardato, tra gli altri, la rettrice Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri, indagati per rivelazione di segreto d’ufficio e falsità ideologica in relazione all’esame di Suarez. Ma cui è stato contestato anche il reato di concorso in corruzione.