Folla e fede: il semplice “miracolo” di Acutis

Assisi, concluso il rito della traslazione delle spoglie del giovane

Il vescovo  di fronte alla bara di Carlo Acutis

Il vescovo di fronte alla bara di Carlo Acutis

Assisi, 8 aprile 2019 – Il venerabile Carlo Acutis riposa nel Santuario della Spogliazione. Si sono concluse ieri, con la presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, le cerimonie per la traslazione della salma del giovane, in odore di santità, che viveva a Milano, morto per un leucemia fulminante a 15 anni dopo breve ma intensa testimonianza di vita autenticamente cristiana e che aveva chiesto di essere sepolto in Assisi.

"Seguite l’esempio di Carlo: siate originali mai omologati alle mode del tempo», ha detto nell’omelia il Cardinale Bassetti che ha tenuto una catechesi a circa 300 ragazzi che poi, insieme alle autorità civili e militari, hanno preso parte alla cerimonia concelebrata dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino e da monsignor Marcello Bartolucci, segretario della Congregazione per le cause dei Santi, oltre a tutto il presbiterio diocesano.

Una tre giorni, quella per la tumulazione che, nei diversi momenti, ha visto una grande partecipazione di folla, con tanti giovani, in fila per toccare la bara, baciarla, accarezzarla e pregare ai piedi del corpo di Carlo Acutis.

"Siamo davvero felici che il corpo di Carlo sia stato portato in questo luogo speciale della vita di San Francesco" ha commentato Antonia Salzano, madre del venerabile Carlo Acutis che ora è sepolto nel lato destro della chiesa di Santa Maria Maggiore in un artistico monumento funebre ideato da Eraldo Marini, progettato da Alfio Barabani e realizzato da Corneli Srl.