Vaccino covid Umbria ai turisti? Prima i locali. Anticipo del richiamo, il 25% dice sì

Verranno presi in carico anche quelli che hanno fatto il vaccine-day in altra regione. Inviati 9.148 avvisi

Il commissario Covid per l’Umbria Massimo D’Angelo

Il commissario Covid per l’Umbria Massimo D’Angelo

Perugia, 6 luglio 2021 - I turisti che chiedono di vaccinarsi in Umbria verranno presi in carico, ma si dará la possibilità di effettuare la vaccinazione solo se ci saranno le dosi disponibili. I residenti che hanno fatto la prima dose fuori regione per lavoro, per studio o perché sono andati a fare un vaccin day, verranno presi in carico per fare la seconda dose organizzandole per il tempo massimo possibile in relazione alle disponibilità di vaccino.

Sono le nuove direttive della Regione sulla vaccinazione, dopo che ieri La Nazione aveva anticipato che ai soggetti estremamente vulnerabili che ancora non hanno compiuto il ciclo vaccinale, è concessa prioritariamente la possibilità di anticipare la seconda dose.

Stessa opportunità anche alle altre categorie che hanno la seconda dose programmata fino al 21 luglio. Sono 9.148 i messaggi inviati ai cittadini dalla Regione con l’invito ad anticipare la somministrazione. Dei soggetti contattati, solo 2339 al momento, quindi il 25 per cento, hanno dato l’adesione ad anticipare il richiamo. "In questo mese la programmazione – spiega il commissario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo - vista la rimodulazione delle dosi consegnate dal Governo centrale, è orientata solo per somministrare seconde dosi, si dovrà prima garantire chi ha fatto la prima dose in Umbria".