Vaccini in farmacia ok. Ma non si sa quando

"Dipende dalla disponibilità delle dosi". Ai farmacisti andranno 8 euro ogni inoculazione. Cresce la polemica sulle prenotazioni

L’intesa c’è, per fare il vaccino nelle farmacie dell’Umbria. Però non si sa ancora quando

L’intesa c’è, per fare il vaccino nelle farmacie dell’Umbria. Però non si sa ancora quando

Perugia, 6 maggio 2021 -  L’accordo tra Regione e farmacie per i vaccini adesso c’è. Ma non si sa ancora quando prenderà il via: "Diventerà operativo in base all’approvvigionamento e alla disponibilità dei vaccini" dicono le parti. Si sa invece che non c’è stata intesa con i medici di famiglia, che continueranno a vaccinare negli ambulatori o nei centri delle Asl. Per ogni vaccino la Regione pagherà alle farmacie (sia pubbliche che private) 8 euro. Ed è stata riconosciuta la remunerazione di 2,90 euro per ogni prenotazione relativa alle inoculazioni che si effettuano invece nei Punti vaccinali, importo che sale a 3,10 euro per quelle farmacie che hanno un fatturato inferiore ai 450mila euro.  

Le inoculazioni in farmacia verranno effettuate secondo i programmi definiti dalle autorità sanitarie competenti, escludendo comunque i soggetti ad estrema vulnerabilità. I farmacisti sono stati abilitati all’esecuzione delle somministrazioni dopo moduli formativi organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità e svolgeranno formazione pratica nei punti vaccinali territoriali con il tutoraggio di un medico. Soddisfazione per l’accordo hanno espresso l’assessore regionale alla Sanità, Luca COletto, il presidente di Federfarma Umbria Augusto Luciani, oltre a Silvia Pagliacci e Maurizio Bettelli di Perugia e Terni.  

E intanto è sempre più forte la richiesta di chiarezza e trasparenza da parte dei cittadini sui criteri di prenotazione e vaccinazione. E a farsi portavoce del malcontento sono i gruppi di opposizione in Consiglio regionale. "Ci stanno giungendo in queste ore da decine di umbri indignati per l’andamento della campagna vaccinale – affermano i consiglieri –, e per questo chiediamo alla Giunta regionale di procedere con la massima urgenza alla pubblicazione di un calendario trasparente e facilmente consultabile relativo alla vaccinazione della popolazione 50-69 anni ed all’adozione, come richiesto da tempo, di una lista ufficiale e trasparente di ‘riservisti’ da utilizzare in caso di rinunce o dosi in esubero".  

«E’ intollerabile che ancora oggi non esista un calendario vaccinale che stabilisca le date per le prenotazioni (e le successive vaccinazioni) dei cittadini che hanno un’età inferiore ai 69 anni – aggiungono –, tanto più se pensiamo che, di questo passo, la Regione concluderà solo ad agosto prossimo gli over ‘70, disattendendo la previsione del generale Francesco Figliuolo che entro maggio intende aprire le vaccinazioni a tutti, dopo aver terminato gli over 65".  

«L’attenuante generica che viene usata dall’Amministrazione regionale – continuano – non può di certo essere quella delle mancate consegne di dosi visto che dallo Stato giunge un contingente di vaccini in proporzione alla popolazione. Forse invece si è puntato a privilegiare, tanto più nella prima fase, alcune categorie professionali che – conclude l’opposizione – nulla avevano a che fare con l’età o con le categorie a rischio".  

Michele Nucci