Vaccini, a vuoto la richiesta per 97mila dosi

Confermata l’indisponibilità per alcune categorie a rischio e per le farmacie. "Impossibile reperire il farmaco sul mercato"

Vaccinazioni Covid

Vaccinazioni Covid

Perugia, 28 novembre 2020 - Niente vaccini antinfluenzali alle farmacie umbre. Almeno per adesso. A confermarlo è stato ieri il direttore regionale alla Sanità dell’Umbria, Claudio Dario, che ha detto "come al momento non ci sia reperibilità di vaccini sul mercato nazionale e internazionale. E ciò vale per tutti, non solo per l'Umbria, di vaccini. Le industrie farmaceutiche al momento ne sono sprovviste" ha detto senza mezzi termini. E così va a vuoto la reiterata richiesta da 97mila dosi per categorie a rischio e farmacie.

La novità significativa potrebbe essere invece quella della fornitura di un vaccino spray per i bambini e i giovani. "Abbiamo chiesto al Ministero della Salute questa opportunità – ha aggiunto Dario – con l’ipotesi che ci vengano fornite 40mila dosi, o almeno questa è stata la nostra richiesta". E a questo proposito va detto che è arrivato proprio ieri il via libera al vaccino spray antinfluenzale che potrà essere utilizzato in un’unica somministrazione e sarà esteso ai ragazzi fino a 10 anni. La decisione scaturisce dal parere favorevole formulato ieri dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

Proprio in Lombardia si è già optato per questa scelta con i vaccini che sono stati acquistati dalla Regione, riservandolo ai bambini di età compresa fra i 2 e i 6 anni. Ma ora, su specifica richiesta dell’assessorato alla Sanità lombardo, il Ministero della Salute ha precisato che "Aifa considera adeguata la protezione fornita già dalla prima dose di vaccino, per cui ritiene che si potrebbe somministrare una singola dose in bambini mai vaccinati contro l’influenza. In analogia a quanto già in atto in alcuni Paesi tale strategia consentirebbe di raddoppiare l’offerta vaccinale con le dosi materialmente disponibili e ottimizzare la campagna vaccinale in corso di emergenza Covid, e pertanto condivisibile dal punto di vista della sanità pubblica". E proprio sul Ministero fa affidamento ora l’Umbria per la somministrazione di 40mila dosi.

Dario ha poi confermato che entro la prima settimana di dicembre dovrebbe arrivare un’altra parte delle dosi che la Regione aveva ordinato: il totale in questo caso ammonta a 262mila forniture e al momento ne sono state fornite circa 200mila. Il direttore ha poi aggiornato i dati delle vaccinazioni. Al momento risultano vaccinati 161.582 soggetti con più di 65 anni (69% della popolazione interessata, su un totale di circa 173mila persone e un obiettivo del 75%), 27.800 persone con condizioni di rischio di età compresa tra i 6 mesi e 65 anni (89mila le dosi richieste in origine per questa categoria), 4.160 lavoratori di servizi essenziali, 4.188 sanitari (il 30% del totale) più 2.127 familiari di soggetti ad alto rischio. In effetti la Regione a inizio campagna antinfluenzale aveva programmato al disponibilità di 262mila dosi (175mila che erano quelle del 2019 più il 50% previsto proprio in virtù di ciò che stabiliva il contratto) con il totale degli umbri rientranti nelle categorie a rischio che sono 256mila, mentre il totale fin qui somministrato come detto è di circa 200mila dosi. Per tutti gli altri il vaccino quest’anno pare solo una pia illusione.