Vaccinazioni, si mette la quinta E ora tocca alle maestre d’asilo

Verso il completamento della campagna riferita ai sanitari, mentre si intensifica quella scolastica. Quasi tremila al giorno da lunedì le dosi iniettate in tutta la regione. I sindacati: "C’è soddisfazione"

vaccini

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L’Umbria sembra davvero aver cambiato marcia sui vaccini: marzo si annuncia come un mese che potrebbe rappresentare una svolta. Per il secondo giorno consecutivo infatti sono stati quasi tremila i nuovi vaccinati: 2.812 martedì e 2.746 ieri. Raddoppiati rispetto a lunedì e con una marcia da oltre mille in più al giorno rispetto alla settimana passata. Fin qui ne sono stati fatti 39.571, anche se nel sito del ministero ne risultano oltre 53mila (ma qui c’è anche il dato dei sanitari vaccinati durante la prima fase, con prima e seconda dose).

Il cambio di passo sembra davvero essere meritoo dei turni pomeridiani (si inizia alle 8,30 e si finisce alle 19), di un rafforzamento del personale, di una organizzazione che migliora e di una maggiore disponibilità di dosi. E il tutto in attesa che anche il Governo cambi marcia. Ieri inoltre sono stati più di 1.300 gli over 80 a cui è stata somministrata la prima dose e più di duemila quelli iniettati alle altre categorie (insegnanti, forze dell’ordine, personale legato al mondo della sanità). E 2.200 circa le prenotazioni in un giorno per un totale che in questo momento è di quasi 76mila persone.

E intanto si fa intensa l’azione con riferimento alle varie categorie. A esprimere soddisfazione sono i sindacati del Comune di Perugia. "Il personale dei servizi educativi del Comune di Perugia è stato inserito nel piano vaccinale che partirà il 5 marzo – annunciano Cgil, Cisl e Uil – abbiamo ottenuto un rinnovato impegno dell’amministrazione per garantire riaperture in piena sicurezza". In particolare, i sindacati hanno ottenuto l’invio dei nominativi del personale alla Regione per la campagna vaccinale a partire da venerdì, il rinnovato impegno del Comune sulla sanificazione e per il tracciamento gratuito presso il sistema delle farmacie e con specifico accordo con le Usl; la predisposizione di un protocollo di sicurezza aggiornato in collaborazione con il settore Educazione.

"Riteniamo questi obbiettivi raggiunti importanti per la tutela della salute e della sicurezza dell’intera comunità cittadina - concludono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl - ma ora tutto ciò va esteso all’intera regione: il personale che lavora nei servizi 0-6 anni, educatrici e tutte le figure che operano nel servizio, deve essere vaccinato".

La Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia comunica nel frattempo che con l’arrivo delle nuove dosi di vaccino si completerà la vaccinazione del personale dipendente entrò il 12 marzo prossimo. Insieme al personale dipendente (amministrativi, operatori tecnici, cuochi e portieri) si procederà alla vaccinazione anche del personale delle imprese private esterne che operano all’interno dell’ospedale comprese le associazioni in convenzione che si occupano del trasporto sanitario dei pazienti.

M.N.