Uso improprio dell’auto di servizio, condannato ex direttore dell’Arpa

La Corte dei Conti obbliga . Walter Ganapini . a risarcire l’ente di 4.816 euro

L’ex direttore generale dell’Arpa, Walter Ganapini, condannato dalla Corte dei Conti a risarcire la stessa Arpa Umbria di 4.816 euro. Quasi 6.300 chilometri percorsi con l’auto di servizio, nel periodo dal 21 settembre al 24 dicembre 2018, con pedaggi autostradali in prevalenza agli stessi caselli e nel luogo di residenza. Chilometraggio e percorsi ritenuti non compatibili con quanto dichiarato. Un utilizzo del mezzo dell’azienda differente da quello lavorativo, per spostamenti personali, non corrispondenti a quelli dichiarati. Per questo motivo, l’allora direttore generale di Arpa Umbri è stato condannato a risarcire l’azienda pubblica. All’imputato, la Procura della Corte dei conti ha contestato l’utilizzo inappropriato dell’auto aziendale per un costo di quasi 5mila euro a cui si aggiungono 300 euro abbondanti di caselli autostradali, essenzialmente per spostarsi dalla sede di Arpa alla sua abitazione e non per ragioni istituzionali o di servizio, e non negli itinerari indicati nella documentazione.

Arpa si era costituita in giudizio con l’avvocato Giuseppe Caforio, aderendo alla ricostruzione della Procura. Ricostruzione che la difesa, rappresentata dagli avvocati Rosa Francaviglia e Rossella Ognibene, ha contestato, sostenendo che il suo assistito aveva comunque partecipato, e per questo aveva utilizzato la macchina, a eventi istituzionali, portando a conferma di questa tesi le ricevute di altre spese sostenute.

Sempre secondo la difesa, l’ex direttore di Arpa avrebbe parteciparto a convegni, conferenze, trasmissioni tv, lasciando l’auto in sosta nella propria residenza e poi utilizzando il trasporto pubblico. Alla fine del procedimento, la Corte dei Conti ha però ritenuto responsabile l’allora direttore generale, condannandolo al pagamento delle spese relative all’auto di servizio da lui utilizzata impropriamente, come detto per 4.816 euro.