Canoni idrici “nel mirino“, per diversi motivi, di Pd, e M5S. "Usare i canoni idrici per realizzare lo stadio di Terni", lo chiedono in una mozione i consiglieri Fabio Paparelli (Pd) e Donatella Porzi (Misto) . "Utilizzare le opportunità derivanti dalla legge regionale sull’utilizzo dei canoni idrici dei grandi impianti di derivazione a favore dei territori che li ospitano – è la proposta – per riqualificare o realizzare, anche in sinergia con il privato, il nuovo stadio comunale di Terni". "La legge regionale speciale esistente, unica nel suo genere, è stata pensata - spiegano i firmatari - per favorire lo sviluppo e la valorizzazione dei territori su cui afferiscono le attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico. Nel triennio 2019-2021 ha portato ad investire oltre un milione di risorse pubbliche proprio nell’ambito dell’impiantistica sportiva, oltre alle risorse per riportare a Terni UJ e per il decoro urbano. Grazie a quella legge è stato finanziato con 800 mila euro il nuovo Centro Remiero di Piediluco, attraverso una Per collaborazione virtuosa con la Fondazione Carit, la Fic-Federazione Italiana Canottaggio e la società Erg spa. Sarebbe quindi assai più produttivo lavorare da subito in questa direzione, sfruttando anche i maggiori introiti che si attendono dalla revisione della norma, per riqualificare o costruire il nuovo stadio a Terni". Per il M5S ternano, invece, "la Cascata delle Marmore potrebbe far azzerare le bollette, invece Terni e Perugia sono in cima ai rincari di luce e gas". "Il polo idroelettrico ternano - spiegano i pentastellati – , tramite lo sfruttamento di risorse pubbliche, produce energia in grado di soddisfare 500 mila famiglie l’anno. Con la crisi energetica e le enormi difficoltà per tante famiglie e imprese ad arrivare a fine mese riteniamo totalmente immorale lasciare che queste risorse vengano utilizzate solo per arricchire una multinazionale senza restituire nulla ai cittadini che, di fatto, sono proprietari di un bene pubblico. In Basilicata un accordo tra Regione e compagnie petrolifere sull’estrazione del gas ha portato una riduzione del 50% della bolletta". Ste.Cin.