
di Cristina Crisci
Nella palazzina alla periferia di San Giustino dove vive con la mamma e la figlia piccola, anche una stanza chiusa a chiave: all’interno un armadio dove era nascosto un chilo di cocaina, sostanze da taglio (200 grammi di mannite), 55 grammi di hashish e un bilancino di precisione. Per questo un uomo di 54 anni di nazionalità italiana, (F.P le sue iniziali) è stato arrestato dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia che hanno agito nell’ambito di una complessa operazione portata a termine col supporto delle unità cinofile. Il cinquantenne era già noto alle forze dell’ordine per un precedente sempre in materia di spaccio, attorno agli anni ’90.
Al momento risultava senza stabile occupazione, ma c’è da immaginare che lo spaccio potesse essere la sua ‘fonte di reddito’. Quando gli uomini delle Fiamme Gialle sono arrivati nella sua casa hanno trovato anche alcuni familiari, tra cui la figlia piccola e lo stesso arrestato che si è strenuamente opposto alla perquisizione nella stanza della droga. Il cane dei finanzieri, fermo davanti a quella porta chiusa a chiave, aveva tuttavia fiutato qualcosa di ‘grosso’. La reticenza dell’uomo nel consegnare la chiave per aprire la stessa porta ha poi convalidato il sospetto. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria sono riusciti a entrare nella camera (con l’utilizzo di un trapano per scardinare la serratura) e trovare la polvere bianca. Nascosta all’interno di un cassetto, era nascosto l’ingente quantitativo di cocaina, oltre alla mannite, un coltello usato per ‘tagliare’ la droga e un bilancino di precisione per confezionare le dosi. La droga sul mercato dello spaccio avrebbe fruttato qualcosa come circa 100 mila euro. L’uomo, su richiesta del pubblico ministero di turno, è stato arrestato e condotto in carcere a Perugia Capanne a disposizione delle autorità.
"L’operazione – si legge in una nota delle Fiamme Gialle – è il risultato del potenziamento delle attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacenti che la Guardia di finanza sta perseguendo negli ultimi tempi, attraverso il costante monitoraggio delle aree del capoluogo e dei comuni della Regione ove maggiormente si concentrano fenomeni di illegalità nello specifico settore". Tra i territori in particolar modo monitorati anche l’Altotevere.