Umbria, paghiamo più pensioni che stipendi

Cgia Mestre: sono 401mila (contro 354mila lavoratori) gli anziani che ricevono l’assegno

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Sono 401mila i pensionati che ogni mese ricevono l’assegno dall’Inps in Umbria, mentre ammontato a 354mila i lavoratori attivi. Ciò significa che la nostra regione è tra quelle (con Liguria e Marche e tutte quelle nel Mezzogiorno) dove le pensioni superano gli stipendi di dipendenti e autonomi, che sono 47mila in meno rispetto agli anziani. Emerge da uno studio di Cgia Mestre, che spiega come "in linea di massima, comunque, le ragioni di questo divario tra lavoratori e numero di pensioni vanno ricercate nella forte denatalità che, da almeno 30 anni, sta caratterizzando il nostro Paese. Il calo demografico, infatti, ha concorso a ridurre la popolazione in età lavorativa e ad aumentare l’incidenza degli over 65 sulla popolazione complessiva. Per quanto concerne il risultato “anomalo” del Sud – spiega Cgia Mestre – , va segnalato che, rispetto alle altre ripartizioni geografiche d’Italia, il numero degli occupati è sensibilmente inferiore. Va infine evidenziato che il risultato di questa analisi è sicuramente sottodimensionato: in tanti dopo essere andati in pensione continuano, su base volontaria, a esercitare ancora l’attività lavorativa in piena regola". Le ricette, secondo Bankitalia sono: potenziare le politiche mirate alla crescita demografica ( aiuti alle giovani mamme, alle famiglie, ai minori), allungare la vita lavorativa (almeno per le persone che svolgono un’attività impiegatizia o intellettuale), incrementare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro.