Umbria in zona bianca, fra speranza e prudenza

Le prime impressioni dei perugini. In attesa della prima serata senza coprifuoco

Piazza IV Novembre a Perugia

Piazza IV Novembre a Perugia

Perugia, 7 giugno 2021 - C'è aria e voglia di libertà tra i tavoli dei bar che affollano corso Vannucci e le strade adiacenti del centro storico di Perugia, dopo che l'Umbria da oggi è tornata in «zona bianca» nell'emergenza Covid. I gestori dei locali, mentre servono le colazioni o sistemano tavoli e sedie si preparano a tirare fino a tarda sera, anche se quasi tutti dicono che chiuderanno verso mezzanotte.

«Già con la 'zona gialla avevamo ripreso a lavorare con meno restrizioni, adesso proviamo a rivivere quella normalità che ci manca da tanto, da troppo tempo», dicono due baristi, dai rispettivi locali. «Anche se - spiega uno di loro - dobbiamo continuare a indossare le mascherine e mantenere il distanziamento, perché il virus ancora non è scomparso oggi è una bella giornata, soprattutto in una città universitaria come Perugia dove ci sono tanti giovani». A pochi metri dai due bar c'è un'edicola di Andrea: «Speriamo che il ritorno alla fascia bianca possa riportare i turisti in Umbria e qui a Perugia. Ci sono mancati tanto. Questi mesi trascorsi prima in lockdown e poi con le varie restrizioni sono stati a tratti devastanti».

Rinaldo è invece un macellaio che da 61 anni e un giorno - come tiene a sottolineare - vende carni in piazza Matteotti. «Il ritorno in zona bianca spero che significhi tornare alla normalità - afferma -, ma credo che nulla tornerà come prima. Il Covid ha inciso sulla testa e sul morale della gente in maniera pesante, da oltre un anno non vedo alcuni dei miei clienti storici. Temo che lo smart working, ad esempio, contribuisca a svuotare ancora di più gli uffici del centro, per il futuro non sono troppo ottimista».

In piazza Matteotti molti sono seduti ai tavoli dei bar a bere caffè e cappuccini, tra questi c'è una 19enne, studentessa del liceo classico. «Per noi giovani - racconta - oggi è un giorno che segna il ritorno alla socializzazione ed è un giorno importante». «Oggi è una nuova ripartenza e dobbiamo essere ottimisti» conclude il barista alla cassa.