Turismo, si guarda al 2023 puntando su alcune novità dopo che Assisi ha chiuso il 2022 con numeri importanti, in particolare fra dicembre e inizio gennaio, con quasi 170.000 presenze in un mese, con un incremento del 70,9 per cento rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia, preso a riferimento come turisticamente più significativo con oltre 98.000 visitatori. Ora si punta a consolidare i dati ottenuti e a crescere nell’arco di tutto l’anno, in una città e in un territorio che da sempre segnato dalla stagionalità. Domani, alle ore 12, nella Sala del Consiglio del Comune, ci sarà la presentazione del sistema di rilevazione delle presenze turistiche messo a punto dalla Città di Assisi, con il supporto di Tim Enterprise, business unit del Gruppo Tim dedicata alle aziende e alla pubblica amministrazione, e la collaborazione di esperti nell’elaborazione di dati. Si tratta di un progetto unico in Umbria e tra i più innovativi in Italia – viene evidenziato dal Comune - , denominato "Destinazione Assisi" e avviato in via sperimentale nel 2018, che consente di fornire numeri certi, su base giornaliera e quasi in tempo reale, sulla presenza di turisti in città. Interverranno Stefania Proietti, sindaco di Assisi, Fabrizio Leggio, assessore al turismo e al marketing territoriale di Assisi; Giulio Proietti Bocchini, responsabile dell’ufficio turismo e marketing territoriale del Comune di Assisi, Paolo Desinano esperto di Incipit Consulting, Stefano Cinquini, responsabile Sales Local Government, Health & Education Toscana, Marche e Umbria di Tim Enterprise; Fabio Ferrante, Pre Sales IoT Solution e coordinatore progetti Smart City di Olivetti (Tim Enterprise). Sul fronte delle novità, si punta a valorizzare l’Assisi romana e per questo si è svolta una giornata di formazione per guide turistiche umbre, con esperti della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Umbria, dell’Università degli Studi di Perugia e dell’ufficio turismo e marketing territoriale del Comune di Assisi. Per scoprire luoghi di grande bellezza: il Tempio di Minerva, la cosiddetta Casa di Properzio, la Domus del Lanario il Foro Romano e altro ancora. "La crescita del turismo archeologico – dice l’assessore Leggio -passa anche dalla sinergia che sapremo creare con le altre realtà vicine a noi, come Spello, Bevagna e Gubbio, con le quali oggi mancano i collegamenti necessari. È nostra intenzione cercare di metterli in piedi, creando una rete territoriale utile a favorirne lo sviluppo".