Passato il Ferragosto, è tempo di bilanci nei settori dell’economia che animano le città. Così nella cosiddetta ‘somministrazione’ si tracciano le prime analisi, che non restituiscono però uno scenario particolarmente positivo. "Non è stata una gran stagione – spiega il presidente di Confcommercio Foligno, Aldo Amoni – tutti gli indicatori e gli attori in campo speravamo in qualcosa di migliore. Il problema è stato quello dei grandi aumenti dei prezzi, che hanno spinto la gente a restare a casa. Anche nel turismo, e questo è stato un segnale".
Amoni analizza il contesto e gli sforzi fatti per garantire turisti: "Ogni città ha fatto tutto quello che poteva fare per attirare turisti, organizzando quanti più eventi possibili. Questo non ha cambiato le cose e non è stato un gran Ferragosto. Difficile, d’altronde, spostarsi per una famiglia magari con due figlie, quando la benzina, l’energia, il gas costano di più e con loro, a cascata, tutto quello che loro possono influenzare". Inevitabile quindi che anche gli esercenti folignati possano aver adeguato il loro listino agli aumenti che hanno subito. L’obiettivo e la speranza di Amoni è che a settembre queste fiammate dei prezzi possano riabbassarsi. "A Foligno speriamo in un settembre alla grande e il sentore che si possa fare un grande mese ci sono, sia con la Quintana che con i Primi d’Italia. Appena abbiamo aperto le prenotazioni ai nostri eventi, sono arrivate richieste da tutta Italia. E il programma prevede più attrazioni, come più villaggi e più spettacoli. Per questo penso che, tra Quintana e Primi, il settembre folignate potrà essere un mese da sold out".
Alessandro Orfei