Trovato morto nella baracca Spunta l’ipotesi dell’orverdose

Indagini sul decesso del 45enne rinvenuto cadavere lunedì sera

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L’ombra della droga dietro il decesso del quarantacinquenne trovato senza vita dai vigili del fuoco nella tarda serata di lunedì in una baracca in strada del Mulino, nella zona di Gabelletta. Pur nel massimo riserbo investigativo, l’ipotesi dell’overdose sarebbe quella più accreditata. Il decesso risalirebbe a diversi giorni prima e il lucchetto forzato dai vigili del fuoco, per accedere nella struttura e scoprire il cadavere, secondo quanto emerge poteva essere chiuso sia dall’interno che dall’esterno. La baracca, fatiscente e con tracce visibili che rincondurrebbero al consumo di stupefacenti, sarebbe di proprietà privata. Non può escludersi quindi che l’uomo, forse con altri, la utilizzasse abitualmente anche per il consumo di stupefacenti. Le indagini sono condotte dalla polizia e coordinate dalla procura, che ha disposto l’autopsia sulla salma. La vittima non sarebbe stata conosciuta dagli inquirenti come tossicodipendente. L’ipotesi overdose è quindi la più probabile e conferma l’emergenza in cui si dibatte la città senza evidentemente trovare adeguate contromisure.

Nelle scorse settimane la Commissione regionale antimafia, che ha ascoltato in audizione diverse addetti dei settori di contrasto al fenomeno , ha definito Terni la peggiore città dell’Umbria per diffusione e consumo di stupefacenti, sopprattutto tra i giovani ma non solo, come testimonia questo ennesimo, tragico, fatto di cronaca legato alla diffusione record di droghe di ogni tipo nell’ambito di un territorio dai risvolti sociali sempre più drammatici.