Terni, 4 settembre 2024 – Un vero e proprio tesoro archeologico. E’ quello che un cittadino ternano ha rinvenuto tra gli effetti del padre morto. Ovvero 28 oggetti in bronzo e ceramica di arte etrusco-meridionale, etrusco-corinzia e etrusco-fallsca. Tutti reperti la cui produzione è stata collocata tra l’ottavo e il terzo secolo avanti Cristo e il cui valore economico complessivo è stato quantificato in circa 30.000 euro.
L’uomo ha quindi avvertito la Soprintendenza alla quale sono stati consegnati i reperti dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale. In particolare i carabinieri del Nucleo di Perugia hanno eseguito una confisca disposta dall'autorità giudiziaria di Terni. Il provvedimento - riferisce l'Arma - è stato adottato in seguito a una "spontanea comunicazione" inviata alla Soprintendenza umbra da un cittadino ternano.
Questo, riordinando gli effetti personali del padre scomparso, aveva avuto la sorpresa di trovare all'interno di una cassa che era nella cantina di casa quello che è considerato un piccolo "tesoro archeologico" del quale nessuno dei familiari sapeva. Intuendo l'interesse storico degli oggetti, ha quindi avvertito la Soprintendenza di Perugia la quale ha informato i "carabinieri dell'arte".
All'esito delle verifiche anche attraverso la consultazione della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, è stato accertato che, nonostante i manufatti non fossero censiti come beni da ricercare, in difetto di valida e inequivocabile documentazione comprovante la lecita detenzione, per la legge sono da considerarsi proprietà dello Stato.