Tribunale al Centro Capitini? Bocciato

Il preside del Politecnico, Silvio Improta: "Problemi di interferenza con la scuola. Si tolgono spazi preziosi agli studenti" .

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di Silvia Angelici

E’ braccio di ferro tra il preside del Politecnico Silvio Improta e la Provincia di Perugia. In mezzo c’è la questione del Centro Congressi Capitini, annesso alla scuola, spazio usato per manifestazioni di varia natura, dove l’ente di piazza Italia come noto avrebbe deciso di trasferire la sezione penale del Tribunale. "Una decisione assurda. La sede dell’Itet Capitini – spiega il dirigente – è composta da 2 padiglioni separati. Proprio nella parte centrale c’è il Centro Congressi: stesso accesso esterno per studenti e docenti, stesso cortile usato dai ragazzi in entrata e uscita, stesso cortile usato nelle ricreazioni! Ma i nostri alunni non sono gli unici ad usufruire del Centro Congressi, visto che quasi tutte le assemblee di istituto delle superiori della città si svolgono proprio in questo luogo, così come i moltissimi saggi di fine anno e gli spettacoli destinati ai ragazzi".

Secondo il professor Improta la scelta va a cozzare anche con i provvedimenti ministeriali che sollecitano la ripresa in presenza delle lezioni. "Le linee guida del Governo – dice il preside – invitano tutte le istituzioni locali a favorire “l’assegnazione in uso alle scuole di spazi solitamente destinati alla cittadinanza”. A Perugia si fa il contrario: si riducono gli spazi didattici, invece che incrementarli. Siamo certi che sia questa l’unica o la migliore delle soluzioni? Il Collegio dei docenti e il Consiglio di istituto del Capitini – riporta Improta – non approvano la decisione della Provincia e hanno già preso posizione contro questa scelta con una mozione approvata all’unanimità e inviata ai vertici dell’Ente".

I numeri: nel complesso del Politecnico durante l’anno scolastico ogni giorno sono presenti di mattina dalle 1.000 alle 1.200 persone (tra ragazzi e personale), il pomeriggio oltre 100, con punte di 1.000 in occasione di particolari attività con gli studenti e le famiglie. "Sono fonte di notevole preoccupazione le criticità derivanti dalle interferenze con le attività scolastiche. Condividere l’ingresso con i detenuti, i magistrati e gli avvocati – conclude il preside – creerebbe notevoli difficoltà logistiche di movimento per il nostro personale e gli alunni, dal momento che l’accesso al Centro Congressi avviene attraverso passaggi comuni con quelli dell’Istituto. Problemi anche per l’utilizzo del parcheggio interno, che risulterebbe di fatto impedito o comunque limitato dall’accesso delle vetture legate all’attività dei tribunali. Non solo, la presenza di una aula per le udienze del penale non si ritiene compatibile con la necessità di tutelare la sicurezza degli alunni".