’Trasporto pubblico locale: green e a misura d’utente’

Le piccole aziende del settore sono pronte a cambiare passo. Gasparri (Cna): "La sfida della mobilità flessibile può essere vincente"

PERUGIA

Le piccole imprese del trasporto pubblico locale accettano la sfida e giocano più carte: flessibilità e green per adattarsi alle caratteristiche geografiche e demografiche dell’Umbria, prezzi concorrenziali e disponibilità a fare investimenti importanti in materia di digitalizzazione. È quanto sono disposte a mettere sul piatto le aziende supportate da uno studio sulle “Potenzialità di sviluppo di un sistema di trasporto flessibile a richiesta a servizio della mobilità nella regione Umbria”, realizzato con il contributo scientifico dell’Università degli Studi di Bologna (professoressa Maria Nadia Postorino).

"Con questo lavoro – dichiara Enrico Ceccarelli, imprenditore del trasporto persone e dirigente di Cna Fita Umbria - portiamo il nostro contributo alla riflessione aperta su come riorganizzare la rete del trasporto pubblico locale regionale, in vista dellanuova gara di affidamento del servizio. Lo studio si concentra sulla formula alla quale l’Umbria dovrà guardare per disegnare il futuro del trasporto locale".

"La nostra regione – aggiunge Marina Gasparri, responsabile regionale della Cna per il settore dei trasporti - presenta caratteristiche tali in fatto di morfologia e di struttura insediativa per cui, di fatto, esistono solo due grandi nodi, Perugia e Terni, dove la domanda di trasporto pubblico giustifica un servizio così come lo abbiamo conosciuto finora, fatto di autobus da oltre 50 posti, con itinerari e orari fissi. Nel resto dell’Umbria la domanda di trasporto è debole, influenzata da territori montani e spazi rurali; persone anziane e disabili che non possono utilizzare un trasporto pubblico standard. E sono proprio le aree a domanda debole a rappresentare la sfida in termini di pianificazione, perché occorre bilanciare il diritto alla mobilità delle persone con l’utilizzo delle risorse. La soluzione che è in grado di rispondere a questa esigenza è quella della mobilità flessibile su richiesta: un sistema che fornisce all’utente, in tempo reale, una serie di soluzioni di viaggio già ottimizzate rispetto al momento in cui il servizio vuole essere utilizzato, e per questo economiche anche se tagliate su misura. Un servizio di questo tipo – prosegue Gasparri - richiede un parco mezzi fatto di vetture, minivan e minibus, un equipaggio di autisti complessivamente in grado di garantire la massima flessibilità e, soprattutto, una piattaforma digitale di supporto, per la quale le piccole imprese private sono disponibili a realizzare gli investimenti necessari. La mobilità flessibile razionalizzerebbe in termini di costi tutto il servizio pubblico, permettendo di azzerare le diseconomie che si generano applicando il servizio tradizionale a zone o ad orari della giornata in cui la domanda dell’utenza è bassa".