Trafomec, fissata l’asta per la vendita

Panicale, il 6 febbraio in Tribunale. Intanto l’amministrazione comunale ottiene l’istituzione del tavolo di crisi

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Per Trafomec si continua a lottare. Mentre è già stata fissata per il 6 febbraio l’asta di vendita della storica azienda di trasformatori di Tavernelle, l’amministrazione di Panicale ha chiesto e ottenuto la riunione del tavolo di crisi da cui potrebbero scaturire nuovi sviluppi. La curatela ha già fissato a circa un milione e mezzo di euro la base per aggiudicare al miglior offerente il ramo d’azienda costituito da 45 rapporti di lavoro in fase di cessazione, i macchinari, marchi e brevetti, ad esclusione degli edifici che ormai da tempo erano già stati acquistati da altra società. L’avviso pubblicato dai curatori fallimentari dell’azienda nominati dal tribunale di Perugia ha seguito la dichiarazione d’insolvenza della proprietà cinese, che come è stato più volte spiegato, si è resa ormai irreperibile da mesi.

I lavoratori "sopravvissuti" ad una vertenza infinita sono appunto rimasti in 45 e dallo scorso settembre si trovano in regime di sospensione e non percepiscono ammortizzatori sociali. I loro rapporti di lavoro cesseranno tra circa una settimana. A quanto si apprende da fonti sindacali ci sarebbero compratori interessati ma prevalgono i timori per una situazione ormai in sospeso da anni tra alti e bassi e speranze svanite in bolle di sapone. "Un avviso pubblicato a fine anno senza consultare sindacati e amministrazioni locali – ha spiegato il sindaco di Panicale Giulio Cherubini – ci preoccupava e non poco. Per questo abbiamo scritto alla Regione e al Prefetto di Perugia, chiedendo un intervento deciso del tavolo di crisi sulla Trafomec che – dice il Sindaco - si era riunito soltanto una volta in via telematica. La richiesta è stata accolta e ieri si è tenuto l’incontro per il quale ringrazio l’assessore regionale Michele Fioroni e il Direttore Luigi Rossetti che hanno positivamente valutato il nostro invito ad esplorare e sostenere iniziative che arrivino dal territorio e che possano positivamente influire sul nostro tessuto economico".

La richiesta è quella di attivare ammortizzatori sociali in deroga e sul tavolo c’è proprio una proposta d’affitto dell’azienda avanzata da Trafocoop, cooperativa costituita da 31 dipendenti. "Il rischio - conclude Cherubini – che dobbiamo scongiurare è che Trafomec finisca preda di imprenditori interessati solo a nuovi macchinari e clienti, facendo naufragare i progetti che mirano invece alla continuità produttiva sul territorio".