"Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis". Parte da qui Claudio Baglioni (nelle foto) per raccontare la sua nuova avventura nei teatri. Dopo il trionfo del tour “Dodici Note Solo“ ("ho percorso 25mila chilometri in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana", ricorda) il celebre cantautore torna dal vivo con il nuovo giro di concerti di “Dodici Note Solo Bis“ che lo riporta in Umbria per tre serate: mercoledì 8 febbraio al Lyrick di Assisi, giovedì 9 al Morlacchi di Perugia e venerdì 10 al Nuovo Menotti di Spoleto, sempre con inizio alle 21. Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners con biglietti (pochissimi quelli rimasti) sui circuiti TicketOne e TicketItalia. Sul palco di nuovo l’artista – voce, pianoforte e altri strumenti - con le composizioni più preziose del suo repertorio. "Ho preso un pianoforte – racconta – e l’ho diviso in tre, sono diventate tre tastiere, una delle quali è un pianoforte digitale-acustico, le altre due sono tastiere che si avvalgono di un’effettistica. Cerco di portare da solo un’orchestrazione fatta quasi di stati d’animo, di riverberazioni, di aggiunte, lontane però anche presenti all’orecchio degli ascoltatori". I concerti saranno così un racconto di musica, suoni e parole. Non facile, ammette, la scelta delle canzoni da mettere in scaletta, tra le oltre 300 che ha scritto. "Certe volte la scaletta vorrei farla con un’estrazione a sorte proprio per non incorrere nella problematica di prendere decisioni. Ho scelto di narrare questo tempo lungo attraverso tre stazioni, quella del passato, quella del presente e quella del futuro. Cerco di creare un racconto attraverso le diverse timbriche e la scelta di alcune canzoni, alcune tra le più popolari, ma altre invece anche di “seconda fila”, cioè quelle che io ritengo tra le cose migliori che sono riuscito a fare, e le snocciolo un po’ come in un calendario al contrario, un orologio che le lancette le porta indietro". Baglioni si era già esibito in Umbria nel marzo scorso con il tutto esaurito di “Dodici Note Solo“. Ora riparte. "Quando vado in scena – spiega – mi metto nella condizione di creare un po’ di meraviglia, di stupore. Ai miei occhi è come se i teatri, coi loro balconi, le loro logge, i loro palchi, diventassero delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole… a mani nude". Del resto tra Baglioni e il Cuore Verde c’è un legame speciale visto che il cantautore ha origini umbre che ricorda con orgoglio: il papà era un carabiniere di Ficulle, la mamma era di Allerona e insieme si trasferirono a Roma. Il rapporto è rimasto sempre fortissimo, dal debutto di “Capitani Coraggiosi“ a Castelluccio di Norcia fino alle grande solidarietà offerta in occasione del terremoto del 2016. Sofia Coletti

Cronaca

"Se il pubblico chiama, l’artista torna in scena, ringrazia e concede il bis". Parte da qui Claudio Baglioni (nelle foto) per raccontare la sua nuova avventura nei teatri. Dopo il trionfo del tour “Dodici Note Solo“ ("ho percorso 25mila chilometri in cento giorni cantando e suonando per sei sere a settimana", ricorda) il celebre cantautore torna dal vivo con il nuovo giro di concerti di “Dodici Note Solo Bis“ che lo riporta in Umbria per tre serate: mercoledì 8 febbraio al Lyrick di Assisi, giovedì 9 al Morlacchi di Perugia e venerdì 10 al Nuovo Menotti di Spoleto, sempre con inizio alle 21. Il tour è prodotto e organizzato da Friends &amp; Partners con biglietti (pochissimi quelli rimasti) sui circuiti TicketOne e TicketItalia.
Sul palco di nuovo l’artista – voce, pianoforte e altri strumenti - con le composizioni più preziose del suo repertorio. "Ho preso un pianoforte – racconta – e l’ho diviso in tre, sono diventate tre tastiere, una delle quali è un pianoforte digitale-acustico, le altre due sono tastiere che si avvalgono di un’effettistica. Cerco di portare da solo un’orchestrazione fatta quasi di stati d’animo, di riverberazioni, di aggiunte, lontane però anche presenti all’orecchio degli ascoltatori". I concerti saranno così un racconto di musica, suoni e parole. Non facile, ammette, la scelta delle canzoni da mettere in scaletta, tra le oltre 300 che ha scritto. "Certe volte la scaletta vorrei farla con un’estrazione a sorte proprio per non incorrere nella problematica di prendere decisioni. Ho scelto di narrare questo tempo lungo attraverso tre stazioni, quella del passato, quella del presente e quella del futuro. Cerco di creare un racconto attraverso le diverse timbriche e la scelta di alcune canzoni, alcune tra le più popolari, ma altre invece anche di “seconda fila”, cioè quelle che io ritengo tra le cose migliori che sono riuscito a fare, e le snocciolo un po’ come in un calendario al contrario, un orologio che le lancette le porta indietro".
Baglioni si era già esibito in Umbria nel marzo scorso con il tutto esaurito di “Dodici Note Solo“. Ora riparte. "Quando vado in scena – spiega – mi metto nella condizione di creare un po’ di meraviglia, di stupore. Ai miei occhi è come se i teatri, coi loro balconi, le loro logge, i loro palchi, diventassero delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole… a mani nude". Del resto tra Baglioni e il Cuore Verde c’è un legame speciale visto che il cantautore ha origini umbre che ricorda con orgoglio: il papà era un carabiniere di Ficulle, la mamma era di Allerona e insieme si trasferirono a Roma. Il rapporto è rimasto sempre fortissimo, dal debutto di “Capitani Coraggiosi“ a Castelluccio di Norcia fino alle grande solidarietà offerta in occasione del terremoto del 2016.
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Tre concerti in Umbria per il tour “Dodici Note Solo Bis“. Al Lyrick di Assisi, al Morlacchi di Perugia e al Menotti di Spoleto

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