Tiro a volo, Luciano Rossi è presidente mondiale

Il folignate ha battuto il numero uno uscente, l’oligarca russo Vladimir Lisin. Nove voti di differenza per un’affermazione storica dello sport italiano

Un folignate alla guida della Federazione mondiale del tiro a volo e tiro a segno. Luciano Rossi, 68enne presidente della Federazione italiana tiro a volo (Fitav), ha sbaragliato il presidente uscente dell’Issf, l’oligarca russo Vladimir Lisin. Il risultato finale è stato di 136 voti contro 127. "E’ una cosa straordinaria, sono felicissimo – ha detto Rossi da Sharlm el sheik –. Questo risultato arriva dopo anni difficili in cui ho svolto un duro lavoro con tutto il mio staff. Certamente con questo risultato oggi viene premiata la mia determinazione e la passione per lo sport del tiro. Ringrazio tutti: in particolare la mia famiglia e coloro che mi hanno entusiasticamente votato, ma ringrazio anche chi non mi ha votato perché intendo essere il presidente di tutti per il rilancio di questo nostro sport e per una gestione democratica della Federazione internazionale. Prometto di continuare con ancora più energico impegno il lavoro per lo sviluppo del tiro per un futuro migliore di quell’attività sportiva che è la mia vita e che più amo". Tanti i complimenti per Luciano Rossi. Su tutti quello del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Complimenti a Luciano Rossi, nuovo presidente dell’Issf. Un’elezione che premia le capacità, la storia e la passione del numero uno Fita e collega di Giunta Coni, contribuendo ad accrescere la considerazione dello sport italiano nel mondo. Un grande applauso". La percentuale dei voti presi dai due candidati è stata del 51,71 per cento per Rossi e 48,29 per Lisin. Quello che si sottolinea dall’entourage di Rossi è il grande risultato per l’Europa, nei confronti del terzo uomo più ricco di Russia e il 49esimo uomo più ricco al mondo. Il tutto, inoltre, dopo una elezione che, quattro anni fa, Rossi aveva perso per una federazione.

Rossi raggiunge così l’apice della sua carriera di dirigenza sportiva, che intende celebrare con la famiglia, che gli è sempre accanto, e con i collaboratori della federazione. Un risultato – si sottolinea – senza dubbio anche per l’Umbria in generale, e per Foligno in particolare. "E’ la vittoria di tante persone che hanno lavorato insieme e che si impegneranno altrettanto nel futuro". Si guarda avanti dunque, e non a quattro anni fa, quando Rossi aveva raccontato di minacce e di situazioni poco chiare nella notte precedente al voto. In questa edizione si era registrato addirittura l’endorsement del segretario generale dell’Issf, in favore del russo. La storia però è andata da un’altra parte, mettendo Foligno al centro del mondo del tiro a volo e il tiro a segno.

Alessandro Orfei