Tessino, la passerella non si sblocca

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L’empasse sulla passerella del torrente Tessino non si sblocca: l’amministrazione comunale in cerca di una soluzione. Sono trascorsi ormai circa dieci anni da quando i lavori per la realizzazione di quel ponte avveniristico, in acciaio, si sono fermati a causa dell’indagine della Procura, scattata addirittura in seguito ad una segnalazione del Comune, ma quel ponticello, finanziato con fondi regionali, funzionale al sistema di mobilità alternativa e in particolare alle scale mobili di via Ponzianina, non è mai stato inaugurato e aperto ai pedoni. Intanto però il legno del camminatoio sta marcendo, mentre la ruggine sta dando l’assalto proprio a quell’acciaio che fece scattare l’inchiesta.

L’opera pubblica costò circa 500mila euro e se pur completata per circa il 90 per cento rimane un’opera incompleta, inutilizzabile dai cittadini e dai turisti che per raggiungere la scala mobile devono dirigersi verso via Cacciatori delle Alpi per poi risalire in direzione via Ponzianina. Eppure il sindaco Sisti in occasione dell’inaugurazione della nuova area camper di via del Tiro a Segno aveva dichiarato che il comune stava lavorando per consegnare finalmente l’opera alla città. A quanto pare il problema principale riguarderebbe proprio la certificazione dell’opera. Sulla passerella sarebbe stato costituito un gruppo di lavoro composto, a detta dello stesso sindaco, anche da un "organismo di certificazione che può lavorare alla certificazione dell’opera".