Sisma, la Lega parla di fallimento: «E’ la burocrazia a frenare la ripresa»

Intervengono Caparvi, Briziarelli e Mancini

Luca Briziarelli e Valerio Mancini

Luca Briziarelli e Valerio Mancini

Perugia, 26 agosto 2018 - «Noi della Lega non abbiamo bisogno di inviti ufficiali per stare tra la gente». Il riferimento è alle celebrazioni legate al terremoto del 2016, dove agli eventi ufficiali e alle cerimonie pubbliche (escludendo il comune di Spoleto) – si legge in una nota – «non sono stati invitati a partecipare, né a parlare, parlamentari o rappresentanze regionali del Carroccio.

«NON CI INTERESSA il protocollo – precisano gli onorevoli Virginio Caparvi, Luca Briziarelli e il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Valerio Mancini, presenti alle cerimonie – anche se riteniamo certe scelte irrispettose e superficiali». Gli esponenti della Lega, dopo aver incontrato le comunità di Preci, Ancarano e Campi, affermano: «La troppa burocrazia ha rallentato la rinascita. Ad oggi risultano solo 240 i cantieri autorizzati, diecimila restano fermi al palo sacrificati da una macchina amministrativa arrugginita. Emblema del fallimento è l’ufficio speciale per la ricostruzione, poco efficace, il cui personale è stato sottratto ai singoli comuni creando non pochi problemi alle amministrazioni cittadine.

SIAMO LONTANI dai toni trionfalistici della presidente Marini, che pur avendo dovuto operare in estrema emergenza non ha dato le risposte che si aspettava la comunità: troppi ritardi, troppa centralizzazione, macerie ancora a terra, promesse non mantenute. Dopo due anni avremmo voluto assistere a una situazione diversa», concludono Caparvi, Briziarelli e Mancini.