Terapia intensiva, Umbria maglia nera Nuovo balzo di positivi: sono 729

Il 53% dei posti in Terapia intensiva è occupato. E i decessi di ottobre superano quelli di aprile

L’Umbria trema. Il numero dei positivi cresce e a ritmo vertiginoso ma a preoccupare è soprattutto la questione ospedali, con il rischio concreto che le strutture vadano in tilt nel giro di pochissime settimane e con il personale assolutamente insufficiente a far fronte all’emergenza. Mentre la maggior parte delle regioni non ha superato la soglia minima della saturazione per le terapie intensive - stabilita al 30% - l’Umbria invece ha già superato la seconda soglia di allarme. E questo nonostante ieri sia finito in quel reparto dell’ospedale soltanto una persona. La nostra regione è infatti già arrivata al 53% di saturazione delle Rianimazioni, superando anche la seconda soglia d’allarme (fissata al 43%): dietro di noi ci sono Valle d’Aosta (35%), Piemonte (33%) e Campania (33%). Questi sono i dati indicati dalla 26esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica. Nel dettaglio il report ha analizzato l’andamento della saturazione dei posti letto di terapia intensiva effettivamente incrementati nelle singole regioni. E proprio ieri nell’ennesima ordinanza firmata dalla presidente Donatella Tesei, quasi in risposta alla grave situazione certificata dalla Cattolica, viene ribadito il graduale aumento dei posti letto dedicati ai malati Covid negli ospedali dell’Umbria nell’ambito del potenziamento della risposta sanitaria decisa dalla Regione. Palazzo Donini sottolinea in proposito, che attualmente sono 99 le postazioni di terapia intensiva attive contro le 69 di partenza e 49 di sub-intensiva.

Venendo ai dati di ieri, ciò che emerge è che è stato abbattuto di nuovo il record giornaliero dei positivi con una nuova impennata di casi che è stata pari a 729 contagi contro i 694 di due giorni fa e 9.696 totali. La buona notizia (almeno in apparenza) è che c’è stato un aumento davvero minino (non accadeva da settimane) dei ricoverati negli ospedali, passati da 301 a 302 e da 41 a 42 in intensiva. Cresce purtroppo il numero delle vittime: ieri se ne sono registrate altre due che salgono a 121 e, in giornata altri due decessi al Santa Maria: solo nel mese di ottobre sono stati 36 ed è stato superato così il numero di morti che ci furono ad aprile (30) ed eguagliati in pratica quelli di marzo (37). I guariti in un giorno sono 132 con gli attualmente positivi passati da 5.576 a 6.171. Analizzati nell’ultimo giorno 3.487 tamponi. Proprio il tasso di positività appare piuttosto fluttuante nell’ultima settimana: la grafica sopra mostra quali sono state le percentuali dei contagi rispetto ai test effettuati, con una media settimanale che ha raggiunto quella di marzo e che è pari al 12,6%.

Michele Nucci