Undici detenuti nel carcere di Sabbione appartenenti alla criminalità organizzata sono a processo per l’uso illecito di cellulari tra le sbarre, con i quali avrebbero proseguito “l’attività criminosa di riferimento grazie a comunicazioni fraudolente con l’esterno" sottolinea la polizia penitenziaria, coordinta dal comandante Fabio Gallo. Inoltre nel solo 2021, gli agenti nel carcere ternano hanno sequestrato ben 44 telefoni cellulari introdotti e utilizzati illecitamente non solo dagli undici detenuti indagati ma anche da altri reclusi, al momento non identificati. Lo scorso 6 dicembre (ma la notizia è stata riferita solo ieri) la Procura ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti, appunto, degli undici detenuti di Sabbione in regime di “alta sicurezza“ (in quanto appartenenti alla criminalità organizzata). A tutti vengono contestati i reati previsti e puniti dall’articoli 391 ter e 81 del codice penale. "Nel periodo compreso tra novembre 2020 e aprile 2021 - fa sapere la polizia penitenziaria –, sono state svolte attività operative, anche mediante l’utilizzo di strumenti elettronici di nuova generazione, che hanno permesso di sequestrare numerosi telefoni cellulari (nel solo anno 2021, 44), sia a carico delle unici persone imputate nel procedimento in questione, sia contro ignoti (a seguito di diversi ritrovamenti in zone e spazi ad uso comune riservati alla popolazione detenuta). Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di comprendere le modalità d’ introduzione in Istituto dei telefoni cellulari". Nel marzo scorso erano stati sequestrati 21 cellulari introdotti nell’area del carcere, secondo le denunce dei sindacati, in una busta portata da un drone. Ste.Cin.