Tagli ai bus, Cisl e Uil per il dialogo "Contrattare è la via maestra"

Confermata la rottura con Cgil e Cisal. "Ma restiamo critici con Melasecche sulla gara per il trasporto"

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Cisl e Uil aprono la linea del dialogo sui trasporti pubblici. E decidono di confrontarsi con l’assessore regionale Enrico Melasecche, verso cui restano molto critici, ma senza per questo sbattere la porta. Così Fit-Cils e Uilt-Uil ieri hanno messo sul tavolo le proprie proposte per contrattare una partita (quella sulla gara del Tpl in Umbria) di cui a breve si avranno i dettagli. "Crediamo da sempre che la contrattazione sia l’unica via maestra per la tutela dei lavoratori – affermano –. Secondo noi, deve essere alimentata anche quando si è di fronte alle situazioni più avverse. E’ sulle basi di questa premessa che come organizzazioni sindacali, nonostante il permanere di tutte le perplessità e preoccupazioni del caso, abbiamo creduto necessario dover richiedere all’ assessore Melasecche l’avvio di un percorso di relazioni sindacali per districare, se possibile, tutti i nodi irrisolti che la futura gara del Tpl ci porrà nel 2023".

"Le preoccupazioni – affermano – sono legate prima di tutto alle ricadute sui dipendenti coinvolti e alla qualità dei servizi che verranno erogati una volta che la gara sarà assegnata. Inutile ribadire la posizione da parte dell’assessore che ha giustificato la scelta dei 4 bacini con l’ applicazione della normativa vigente che di fatto gli “imporrebbe” una gara su più bacini e dai risparmi che l’applicazione di tale normativa gli garantirebbe pari a circa 13 milioni di euro". Melasecche inoltre, ha confermato un impegno di 58 milioni di euro circa, comprensivi di una parte dei 20 milioni dal bilancio regionale destinati ai trasporti pubblici in generale (calcolati sulla media di spesa dei prossimi 9 anni ) per la gara a cui andranno aggiunte le risorse dei Comuni.

Nonostante le distanze tra le parti i due sindacati mettono sul tavolo due proposte: "Ottenere precise garanzie a tutela dei lavoratori coinvolti tramite la sottoscrizione di un protocollo di intenti in cui la Regione si impegna ad inserire nel bando di gara i requisiti minimi per le società partecipanti – continuano Cisl e Uil –, la previsione della clausola sociale e la garanzia dell’applicazione del contratto nazionale di primo e secondo livello in tutti i bacini al fine di non perdere nessun posto di lavoro nel Tpl e di salvaguardare i salari attuali di tutti i lavoratori coinvolti".

L’altra richiesta è quella di "inserire nella futura gara elementi di salvaguardia dei servizi che oggi si svolgono in sinergia, data la particolarità nostro territorio (tra urbano, extraurbano, lago Trasimeno). Pur consapevoli che gli argomenti trattati in questo primo incontro non siano esaustivi al fine di avere un quadro più chiaro circa la futura gara – concludono –, riteniamo che essi siano i più urgenti da trattare".