"Superbonus, così Draghi mette in crisi il sistema"

Le parole del premier sugli aiuti fanno infuriare il presidente degli Architetti di Terni: "Ora la preoccupazione dilaga"

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di Stefano Cinaglia

“Pasticcio“ superbonus 110%. Le parole del premier Mario Draghi fanno infuriare il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Terni, Stefano Cecere. Cosa ha detto il presidente del Consiglio? "Non siamo d’accordo sulla validità del provvedimento. Il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%, i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazione sono più che triplicati perché il 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo". Cecere non ci sta. "I continui ripensamenti, le numerose modifiche legislative e il boicottaggio del presidente Draghi verso il superbonus 110% – attacca il presidente provinciale degli architetti – mettono completamente in crisi quello che era un volano concretizzato per il lavoro e l’economia. Sia i professionisti, che le imprese ed i proprietari avevano riposto piena fiducia nel Governo ed in una legge dello Stato che, per come era nata, avrebbe dato ordine e rilancio all’intero settore dell’edilizia. Ad oggi i professionisti si trovano nella condizione di non saper più come rispondere ai propri committenti riguardo alle pratiche per il 110%. La preoccupazione dilaga, soprattutto nelle operazioni già in essere: progettazioni cominciate, cantieri partiti, imprese che si sono rese disponibili a fare da tramite tra il committente e le banche. C’è urgente bisogno di un chiarimento da parte del Governo, di una smentita del premier per ovviare al caos nel settore dell’edilizia. Insieme a numerosi altri presidenti territoriali del mio stesso Ordine avevamo già inviato una lettera al presidente Draghi, chiedendo la fine dei tentennamenti. Appello inascoltato. Non si possono far scontare ai professionisti ed ai cittadini onesti le frodi commesse da pochi truffatori", conclude Cecere.

Sulla questione interviene anche Gianni Fiorucci, della segreteria regionale della Cgil: "Il superbonus è un provvedimento positivo per il settore, che ha fatto partire tanti lavori, ma è necessario assicurare le stesse condizioni di accesso a tutti. E per questo andrebbe potenziata la pubblica amministrazione. Sbaglia chi parla di sburocratizzazione e poi si scaglia sulla pubblica amministrazione, che al contrario va sostenuta". "Un piccolo condominio di pensionati _ continua Fiorucci _ puo’ accedere a questo strumento? Può permettersi, economicamente, di rivolgersi a dei tecnici? Da quanto ci risulta l’accesso agli atti nei Comuni, che è il primo passo da compiere, è tutt’altro che semplice. Mediamente si aspettano sette mesi. Abbiamo chiesto un confronto alla Regione, senza però ottenere risposta. Chi specula deve essere bloccato e per fare questo basterebbe inidividuare un paniere dei costi e calmierare i prezzi. Altrimenti anche il superbonus alimenta le diseguaglianze, piuttosto che limitarle".