Sembra sia davvero a un passo la svolta della vicenda dei medici covenzionati del 118 in Umbria. Quello che si profila con la Regione è infatti un accordo per il rinnovo del contratto scaduto venti anni fa e che eviterebbe così il pericoloso depotenziamento di un servizio medico di emergenza-urgenza essenziale. Oggi è infatti previsto un incontro tra la sezione regionale del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami) e i vertici della Sanità regionale. Incontro che fa seguito a quello informale avvenuto la settimana scorsa, e durante il quale i "convenzionati" hanno illustrato le criticità che si portano dietro dal 2022 e il fatto che 15 medici su 25 attualmente in servizio in Umbria, senza il nuovo contratto, a fine mese se ne sarebbero andati in un’altra regione limitrofa dove le condizioni economiche e di lavoro sono nettamente migliori di quelle umbre. I medici convenzionati la settimana scorsa avevano inviato a tutti i responsabili regionali, delle Usl e delle Aziende Ospedaliee il proprio dissenso, dichiarando che se non si fosse aperto immediatamente il tavolo per rivedere l’accordo fermo dal 2002 sarebbero stati costretti "a confermare le domande di trasferimento verso altre regioni che costantemente rinnovano l’accordo collettivo rendendo sicuro ed attrattivo il lavoro. E le domande già presentate purtroppo sono molto numerose – scriveva la segretaria regionale dello Snami, Giulia Olivi –. Assistiamo al continuo trasferimento di capitale umano nel fiore del tempo lavorativo medici che da 15-20 anni già lavorano in ambulanza. Non comprendiamo davvero come sarà garantito il soccorso avanzato sul territorio umbro a queste condizioni". L’intesa riguarda dunque il miglioramento delle condizioni economiche dei medici e la sicurezza che interessa sia i sanitari che operano nel servizio, sia i pazienti. Oggi intanto nella Sala convegni del Idella sede della Regione del Palazzo Broletto, si terrà una conferenza stampa di aggiornamento sui temi della sanità. Interverranno l’assessore alla Salute Luca Coletto, il direttore regionale, Massimo D’Angelo, l’amministratore unico di Punto Zero, Giancarlo Bizzarri. E chissà che non si parli anche dell’accordo col 118.