Strade e ferrovie, 4 miliardi in dieci anni

Il Piano del Gruppo Fs per l’Umbria. Ora è ufficiale: ci sono anche i soldi per il Nodo di Perugia e la velocizzazione della Foligno-Terontola

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Quattro miliardi in dieci anni per l’Umbria, la metà dei quali dedicati alle strade e in cui c’è anche il finanziamento definitivo per il Nodo di Perugia. Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il Piano Industriale 2022-2031 che prevede oltre 190 miliardi di investimenti in tutto il Paese con un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di Pil. A llustrare i contenuti ieri mattina, a Roma, la presidente di Fs Nicoletta Giadrossi, e l’amministratore delegato, Luigi Ferraris.

In Umbria dunque nel decennio 2022 – 2031 è previsto un investimento complessivo di 3,951 miliardi di euro, denaro ‘nuovo’, nel senso che non comprende le opere già inserite nei contratti di programma sottoscritti negli anni precedenti. "Risorse che andranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità - ferroviaria ma anche stradale - più interconnessa, sostenibile e in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle persone e delle cose che si muovono" hanno detto i vertici di ferrovie.

Nel dettaglio, i fondi attribuiti al Polo Infrastrutture costituiscono la parte principale dell’investimento complessivo: 3,56 miliardi di euro. Di questi, 1,4 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie e saranno per lo più destinati al raddoppio della Orte – Falconara (la realizzazione dell’intero lotto si concluderà entro il 2026 ed è già stata finanziata per oltre 400 milioni di euro) , alla velocizzazione della Foligno – Terontola (investimento a fasi) ed al potenziamento della Terni – Rieti – Sulmona (tracciato della ex Ferrovia centrale umbra).

Più della metà dei tre miliardi e mezzo (2,16) sono risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il Nodo di Perugia che trova adesso anche l’ufficialità del finanziamento per la sua realizzazione, dato che fin qui i fondi erano destinati alla progettazione. Oltre a questo c’è il completamento della E78 e della Tre Valli Umbre e l’intervento sulla SS318 con il completamento delle Gallerie Picchiarella e Casacastalda.

Sono 389 invece i milioni di euro destinati al "polo passeggeri": 218 in ambito ferroviario, che si tradurranno nell’arrivo di 12 nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dell’offerta sulla Orte – Falconara e 171 milioni per i servizi su gomma del trasporto pubblico locale, destinati alla progressiva messa in circolazione di 474 nuovi mezzi (elettrici, a gas, ibridi e H2).

Completano il Piano le risorse destinate al Polo Logistica e al Polo Urbano: per il primo si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno ad un incremento del fatturato di circa il 60% (2031 vs 2022), mentre per il Polo Urbano si stimano circa 200 mila metri quadrati di aree da valorizzare, con i principali progetti che riguarderanno le stazioni di Terni e di Foligno, progetti per lo sviluppo di parcheggi di mobilità elettrica e progetti di riforestazione su aree dismesse.