Strabioli: "Il Mancinelli oltre gli steccati"

L’artista orvietano commenta il successo della stagione della ripartenza che ha organizzato nel teatro della sua città

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Il teatro Mancinelli di Orvieto (numero di spettatori e livello del gradimento alla mano), è “rinato“. E ciò anche, anzi soprattutto, per merito di un orvietano doc: Pino Strabioli.

"Lavorare per il luogo che mi ha fatto innamorare dell’arte del recitare, quello dove ho mosso i primi passi e dove sono cresciutocomporta un bell’impegno ma da grandi soddisfazioni".

Glielo dicono i dati, gli incassi e gli orvietani.

"Beh il bilancio è davvero ottimo: sono cresciuti gli abbonati e di spettacolo in spettacolo, essendo così varia l’offerta il Mancinelli ha accolto davvero un pubblico importante. Dopo la pandemia siamo ripartiti con una programmazione molto italiana, dal debutto di Elena Sofia Ricci anche alla regia, a Foglietta e Minaccioni e poi Montanari, Pif, fino alla Solarino venerdì scorso. Tutti a Orvieto hanno avuto grande accoglienza. Una rinascita culturale e di attenzione di cui sono, siamo, soddisfatti. Devo dire che è bello girare per la mia città e incontrare persone che mi ringraziano".

C’è stata anche qualche voce fuori dal coro però...

"Vero. Qualcuno forse per vincolo politico l’ha definita ‘mezza stagione’. Una cosa che non capisco. La cultura non ha e non dovrebbe avere ’steccati’. Ho accettato la richiesta per cui Beppe Grillo il 15 febbraio debutterà a Orvieto con il suo spettacolo. Dopo quattro anni ha deciso di tornare in scena e ha scelto il Mancinelli di Orvieto. Quando la cosa è stata resa nota ho avuto su Fb e Instagram diverse offese gratuite. Che io ho cancellato perché Grillo è un attore. La cultura è aperta così come è aperto il teatro. Poi uno sceglie se andare o no. Il Comune non paga nulla. Lui viene ad allestire il suo spettacolo. Stessa cosa per quanto riguarda Morgan, che il 9 dicembre terrà a Orvieto un suo concerto pianoforte e voce. Insomma, ripeto la cultura non ha confini o steccati. A chi mi critica perchè io ,che non ho mai nascosto di aver votato sempre a sinistra, sono amico di Bertinotti da tempo ommemore, ho chiamato Morgan, che ha appoggiato la destra, o Grillo che ha fondato i 5Stelle, rispondo solo che la cultura è oltre ogni pregiudizio. L’unica cosa che conta è la risposta del pubblico".

Lei di sinistra va comunque d’accordo con la sindaca Tardani di centrodestra, giusto?

"Sì. C’è totale fiducia e libertà. Logico, io mi confronto con lei ma non ho mai subito una censura. Grillo ne è una conferma, come Morgan, Pif o la Foglietta del resto. L’idea che per uno di sinistra fare attività culturale in una città amministrata dal centrodestra debba essere off limits è davvero retrograda. Mi lasci ricordare che a febbraio tornerà al Mancinelli anche Patty Pravo".

Qual è lo spirito che la anima?

"La voglia di portare arte e cultura, è il mio mestiere, nella mia città natia".

Dove passerà le feste di Natale?

"In Umbria, come sempre".

Tra le atmosfere jazz della città della Rupe. Farà anche una puntatina per il Capodanno di Raiuno a Perugia?

"Non è previsto al momento ma chissà... magari con qualche ’pillola’ su Orvieto non sarebbe male...".

Donatella Miliani