Sport e divieti, cambiano le regole del gioco

Via libera agli allenamenti di squadra e individuali, chiuse ancora piscine e palestre. Il Coni: "L’inizio di un ritorno alla normalità"

Il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza

Il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza

di Daniele Cervino

Lo sport riparte, ma non per tutti. Da domani (e fino al 24 aprile) via libera della Regione ad alcune attività sportive e motorie, messe in fuorigioco dalle restrizioni dovute alla pandemia. I numeri del contagio si abbassano, regole e divieti si fanno meno stringenti per atleti, allenatori e istruttori di tutto il Cuore Verde. Ma vediamo di capire - anche per lo sport - cosa cambia e cosa si può fare dopo l’ordinanza firmata dalla governatrice Donatella Tesei nell’Umbria in fascia arancione.

Fermi al palo. Partiamo dalle note dolenti. Restano infatti sospese le palestre, le piscine, i centri notatori, centri benessere e termali; fermo anche lo svolgimento degli sport da contatto.

Si riparte. Si può fare invece attività di base all’aperto all’interno del proprio comune, pure in aree attrezzate e parchi pubblici, purchè individuale e comunque rispettando la distanza di sicurezza. Via libera anche allo sport nei centri e nei circoli sportivi pubblici e privati, ma sempre senza l’utilizzo degli spogliatoi che continuano a restare chiusi. Dalle arti marziali al ciclismo, dall’atletica al tennis. Sono permessi tutti gli eventi e le competizioni di livello agonistico, riconosciuti di "preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Cip riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni, discipline e enti di promozione sportiva". Ma ancora spalti vuoti negli impianti e niente pubblico se la gara si svolge all’aperto. Come la "Strasimeno", che oggi si svolge a Castiglione del Lago ma senza spettatori. Riparte invece al Santa Giuliana di Perugia la stagione su pista all’aperto dell’atletica umbra, con l’evento odierno "Trofeo Perugia riparte". Consentite da domani le sessioni di allenamento per sport di squadra o individuali, svolte anche da atleti non professionisti. Dunque, possono tornare a giocare e divertirsi pure i più piccoli. L’ordinanza della Regione autorizza inoltre l’attività di addestramento cani nelle aree Zaz autorizzate ("esclusivamente in forma individuale), e gli spostamenti all’interno della Provincia per l’esercizio della pesca sportiva, dilettantistica e amatoriale a chi ha la licenza, "con l’obbligo di rientro a casa nella stessa giornata".

Il presidente del Coni, Domenico Ignozza, vede il bicchiere mezzo pieno: "E’ l’inizio di un ritorno alla normalità - spiega -. Il fatto che la Regione abbia deciso di seguire il Dpcm nazionale senza ulteriori restrizioni, permette anche ai movimenti giovanili di riprendere le attività. Per quanto riguarda gli allenamenti, sono consentiti anche quelli relativi agli sport di squadra, se previsti a livello nazionale. Ogni Federazione infatti ci ha comunicato le attività che ritengono di prevalente interesse nazionale, è stato quindi stilato un calendario consultabile sul sito del Coni. C’è speranza. Se i numeri del contagio continuano a scendere chiederò alla Regione che le aperture siano ancora più ampie. Perché se si ritorna tutti a scuola, si può fare anche sport in sicurezza".