Spari a Terni, "poteva essere una strage..."

Il sindacato: "Le aggressioni agli agenti sono all’ordine del giorno"

Il momento in cui l’uomo è stato bloccato a terra (Pianetafoto)

Il momento in cui l’uomo è stato bloccato a terra (Pianetafoto)

Terni, 20 luglio 2019 - Le testimonianze convergono, anche perché la vicenda, drammatica, si è protratta per diversi minuti. "Poteva essere una strage" è il commento più diffuso, sia tra i passanti che tra gli operatori delle forze dell’ordine. L’aggressione si è consumata in due fasi distinte: il dominicano prima si è scagliato a calci e pugni sugli agenti della volante, un uomo e una donna, che lo avevano fermato per un normale controllo, fino ad un corpo a corpo con il poliziotto in mezzo alla strada. Botte anche alla collega, che ha usato lo spray urticante per cercare di tenerlo a bada. Inutilmente però. Quindi la seconda fase: carabinieri e poliziotti in borghese, arrivati di rinforzo, cercano di bloccare lo straniero che, probabilmente sotto l’effetto di alcol o droga, è una furia scatenata. In cinque o sei gli sono addosso ed è in questo contesto che il dominicano prende la pistola a uno degli agenti intervenuti e spara all’impazzata.

Cinque colpi. "Ho visto tutto, abito qui", racconta più di un passante. A dar man forte ai primi agenti, quelli della volante, sarebbe intervenuto anche un agente della polizia penitenziaria che passava per caso in zona e che, per tutto il tempo, ha cercato di contenere il dominicano.

Insorgono i sindacati di polizia. "L’escalation di poliziotti e carabinieri feriti in Umbria ci preoccupa, ma siamo anche preoccupati del fatto che ad oggi non sono state mantenute le promesse più volte fatte dai vertici politici del Viminale: rafforzamento degli organici a Perugia e a Terni tali da poter compensare i pensionamenti e dotazione della pistola taser a tutti i poliziotti della regione. A oggi purtroppo non abbiamo visto nulla di tutto questo, soprattutto per quel che riguarda la Polizia di Stato – tuona Roberto Fioramonti, segretario del Mosap –. Il carabiniere ferito ha davvero rischiato la vita, le cose sono andate davvero bene e potevano esserci altri feriti o peggio. Chiediamo ai sindaci delle principali città umbre, ai parlamentari di qualsiasi colore eletti in Umbria, ai rappresentanti della società civile di aiutarci a fare pressioni nei confronti di chi ha responsabilità politiche e di governo nazionali".

"Siamo sgomenti nel pensare che questa situazione poteva finire in maniera peggiore – sottolinea Valter Mazzetti, segretario Fsp Polizia di Stato –. La verità, purtroppo, è che le aggressioni, le resistenze, le reazioni verso i tutori dell’ordine sono ogni giorno più brutali, incontrollate, senza riserve e senza timori, e questo è frutto di un generalizzato modo di pensare che negli ultimi anni ha portato sempre più a criminalizzare chi veste l’uniforme".

In tanti chiedono il taser, la pistola a scariche elettriche. Vincenzo Chianese, segretario del Sindacato di Polizia (Es), lancia un appello alla politica: "La sicurezza non è né di destra, né di sinistra: unite tutti le vostre forze affinché si possano al più presto possibile distribuire a tutte le pattuglie che controllano il territorio armi non letali come le pistole a impulsi elettrici taser".