Smog, le centraline vanno in tilt. Il pm 10? Colpa di camini e stufe

Il punto Studio del Politecnico: solo il 2% prodotto dalle auto

Smog (foto Radaelli)

Smog (foto Radaelli)

Perugia, 21 febbraio 2019 - Le centraline dell’Arpa vanno in tilt proprio nel giorno in cui la qualità dell’aria è pessima. Ieri infatti nel sito web dell’Agenzia regionale per l’Ambiente non erano presenti i numeri riferiti alla presenza di pm10 e pm2.5, le famigerate polveri sottili, che rappresentano il termometro di quanto sia inquinata l’aria in città. Purtroppo, spiegano all’Arpa, i macchinari vanno in manutenzione automatica affinché scatti la pulizia dei filtri che rilevano lo stato degli inquinanti. Nelle altre città la situazione è pessima e le previsioni parlano di qualità dell’aria scadente almeno per l’intera giornata odierna.

Ma da cosa dipende il concentrato di polveri sottili in città? L’indagine del politecnico di Milano del 2016 racconta come soltanto il 2% delle emissioni di pm10 e pm2.5 a Perugia vengano emesse dal sistema di trasporto urbano, pubblico e privato. La ricerca del Politecnico evidenzia che nel territorio comunale ci sono circa 76mila impianti di riscaldamento, 20mila dei quali funzionano a legna (camini o stufe), mentre 54mila a metano.

E ogni anno nel capoluogo vengono bruciate quasi 73mila tonnellate di legna che sono quasi totalmente responsabili della produzione del 98% di polveri fini: in pratica la legna che arde emette 8 tonnellate al giorno di polveri sottili (sia pm 10 che pm2,5), pari a 1.432 tonnellate annue, mentre il gas naturale produce soltanto 0,144 tonnellate di polveri, il gasolio 0,32, il pellets 0,04. E vale la pena effettuare anche il paragone con quello che producono i veicoli che circolano in città: 22 tonnellate annue tra pm10 e pm 2.5 sono quelle che emettono le automobili; 1,14 i motocicli; 18 tonnellate gli autobus e 17 i veicoli industriali. Nel complesso la produzione è di 160 chili al giorno di polveri sottili prodotte dal traffico urbano, contro i 7.940 chilogrammi dei riscaldamenti.