Siccità, stretta sui prelievi La Regione corre ai ripari

Due ordinanze per limitare l’utilizzo di laghi e fiumi soltanto in alcuni giorni. Il provvedimento scatta lunedì e resterà valido fino al prossimo 30 settembre

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Per adesso c’è "solo" una limitazione agli attingimenti per uso irriguo, ma la prospettiva non appare rosea per il resto dell’estate. Così ieri la Regione ha deciso di prendere provvedimenti per i prossimi 3 mesi (da lunedì 4 luglio al 30 settembre) anche in virtù di "un deficit delle precipitazioni nei primi cinque mesi del 2022 del 45% e che le portate di alcuni corsi d’acqua risultano essere già quelle minime del deflusso di base".

La governatrice Donatella Tesei ha così firmato un’ordinanza che limita dunque i prelievi su tutti i corpi idrici umbri a esclusione dei laghi Trasimeno e Piediluco e dei fiumi Nera e Velino, per i quali ci sono già delle prescrizioni ben precise. Nell’atto ci sono ne un elenco di laghi, fiumi e corsi d’acqua della nostra regione in cui vengono indicati giorni e orari in cui gli attingimenti sono vietati.

Con alcune eccezioni a iniziare dagli enti che gestiscono reti irrigue pubbliche e di chi preleva da reti gestite da soggetti pubblici; oltre a loro i divieti non varranno anche per chi usa impianti a goccia o microirrigatori. Questi nel dettaglio i contenuti del provvedimento fatto di due ordinanze.

La prima ordina di "limitare gli attingimenti in aggiunta alle prescrizioni già impartite a coloro che risultano essere titolari di concessione di derivazione e coloro che hanno presentato domanda di concessione preferenziale o di riconoscimento di antico diritto o domanda di concessione di derivazione in sanatoria o di concessione ordinaria ai sensi ad uso irriguo, ad uso irriguo non prevalente, ad uso irriguo finalizzato a produzione agroenergetica".

Limite anche a "coloro che risultano essere titolari di licenza di attingimento ad uso irriguo, ad uso irriguo non prevalente, ad uso irriguo finalizzato a produzione agroenergetica. Limite che è valido anche per chi usa invasi, laghetti collinari.

Vengono esclusi dalle limitazioni: gli enti che gestiscono reti irrigue pubbliche e coloro che prelevano da reti irrigue gestite da soggetti pubblici; coloro che fanno uso di impianti a goccia, microirrigatori a spruzzo statici e dinamici, microgetti o simili".

La seconda ordinzanza è invece molto più restrittiva e riguarda alcune aree del Trasimeno: "Nelle aree interessate dei Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve e Paciano si ordina il divieto assoluto di prelievo di acque dagli affluenti immissari del Lago di Chiusi, da attuarsi su tutto il bacino idrografico del lago nonché il divieto assoluto di prelievo di acque dai pozzi che attingono nei terreni alluvionali del subalveo lacuale ad esclusione dei prelievi destinati all’uso potabile".