Scuola, si rientra in classe al 50% Per i trasporti previsti 98 bus in più

Oggi la Giunta regionale si riunisce per vagliare il Piano per le Superiori, lo stesso del 7 gennaio scorso. Sarà comunque decisivo l’andamento dei contagi: nell’ipotesi migliore in aula al 75% da febbraio

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di Michele Nucci

Lunedì 25 le scuole superiori torneranno in classe al 50%. Significa che la metà degli studenti resterà a casa collegata a un computer e l’altra metà sarà in classe dopo più di due mesi. Tutto ciò a meno che in questi tre giorni (da oggi a venerdì) non ci sia un’impennata dei contagi. Questo al 50% era il piano per ripartire il 7 gennaio (poi rinviato per prudenza dalla Regione) e questo è il piano per ricominciare lunedì prossimo.

Per febbraio si vedrà se aumentare la presenza al 75%. Il tema verrà discusso oggi in Giunta a Palazzo Donini, giorno in cui si affronteranno i diversi temi legati alla ripartenza. E tutto sarà poi oggetto di confronto con la prefettura già domani o venerdì. Questa è l’agenda del rientro in classe di oltre 18mila alunni (la metà appunto dei 39mila iscritti) per i quali si sta anche riorganizzando il trasporto pubblico. Già, poiché è proprio questo uno dei temi cruciali insieme a quello dei controlli anti-assembramento all’entrata e uscita dagli istituti. Le regole attuali, quanto ai mezzi pubblici, prevedono che la capienza massima sia al 50%. E questo comporta uno sforzo per Regione e Busitalia che dovranno mettere in campo 98 bus in più, rispetto ai 612 che circolano tutti i giorni in Umbria. Uno sforzo che – se le regole sulla capienza resteranno queste e le scuole resteranno aperte fino a giugno – costerà circa 7 milioni di euro alla Regione (dovrebbe ricevere fondi ad hoc dal Governo).

Busitalia calcola che ogni mezzo in più ha un costo di 370 euro al giorno e aveva ipotizzato che dal 7 gennaio alla metà di giugno la spesa sarebbe stata di 7.842.000 euro. La Regione, secondo quanto ha sempre affermato l’assessore ai Trasporti, Enrico Melasecche, si è detta pronta a ripartire (lo era già dal 7 gennaio) e a dar manforte agli autobus pubblici ci saranno quelli delle aziende private, che rientreranno così in gioco dopo settimane di fermo. Gli altri temi sul tavolo sono quello della App ‘Salgo’, in grado di tracciare gli studenti che utilizzano i mezzi pubblici (per ora è attiva solo su tre corse extraurbane), i tamponi veloci al ‘tempo zero’, la cui iniziativa dovrebbe partire sempre il 25 in tutte le scuole (dalle elementari alle superiori) e lo screening nelle farmacie per studenti da 14 a 19 anni e per gli insegnanti, che sta iniziando in queste ore. Insomma, tutto è pronto per la ripartenza. Non resta che incrociare le dita.