Il trasferimento nel capannone di Bardano si era reso necessario perché la sede della scuola per l’infanzia di Sferracavallo non era sicura dal punto di vista sismico. Non una cosa da poco. Adesso però quella sistemazione momentanea nei locali dell’area industriale che aveva ospitato fino a qualche tempo prima una banca, sta rivelando tutta la sua precarietà ed i genitori degli alunni hanno inviato una lettera al Comune, chiedendo innanzitutto certezze sui tempi di realizzazione e rifacimento dell’edificio di Sferracavallo. "Abbiamo sempre mantenuto un ruolo quasi neutrale, comprendendo la complessita` della situazione e le tempistiche della macchina burocratica, ma oggi abbiamo bisogno di risposte concrete e definitive" scrivono nella lettera. Diversi i problemi di compatibilità legati all’edificio di Bardano come, ad esempio, quello degli spazi esterni. Siccome non si tratta di un’area in condizioni di sicurezza, gli insegnanti non possono prendersi la responsabilità di far accedere i bambini dai 3 ai 5 anni nel giardino, con il rischio di fughe. "Tutta la corte esterna –dicono ancora i genitori – ad oggi risulta ancora delimitata da recinzioni temporanee e con accessi non adeguatamente chiusi, se non con un piccolo cancello pedonale posizionato successivamente dal proprietario dell’immobile anziché dal Comune". Le famiglie attendono anche di avere notizie dal Comune in merito alla richiesta avanzata di poter installare all’interno del giardino i giochi per i bambini. Ci sono poi i timori legati al traffico particolarmente intenso. Al tal proposito, i genitori chiedono il posizionamento di dossi artificiali che rallentino le corse di auto e mezzi pesanti in transito e un’adeguata segnalazione della presenza della scuola e del conseguente attraversamento pedonale. Quanto agli spazi interni, ritenuti poco capienti per venti bambini, dal progetto originale erano previsti la creazione di una nuova aula piu` ampia per ospitare la sezione C e l’ampliamento dell’aula oggi occupata dalla sezione B. "Per la prima – osservano i genitori – i lavori sono fermi e non ci sono informazioni in merito, mentre per la seconda era stato proposto di ampliare verso la stanza occupata dalle collaboratrici scolastiche. Attendiamo di sapere quali sono le tempistiche previste. Lavori effettuati in corso d’anno scolastico implicano la necessità di organizzare lo spostamento dei materiali e delle sezioni in modo che crei il minor disagio possibile". Cla.Lat.