"No 41 bis", la scritta che imbratta i muri e indigna la città

Sfregio alla memoria nel trentennale della strage di Via D'Amelio. Il M5S: "Rimozione immediata. Episodio da non sottovalutare"

La scritta ripresa dalla pagina social del M5S

La scritta ripresa dalla pagina social del M5S

Terni, 19 luglio 2022 “No 41 bis”, è la scritta comparsa su alcuni muri della città a ridosso del trentennale, che ricorre il 19 luglio, della strage di Via D'Amelio, a Palermo, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti della scorta.

Rilanciata e contestata prima sui social, la scritta finisce nel mirino del gruppo consiliare del M5S. “In città sono comparse scritte che inneggiano l'abolizione del 41 bis, il regime di carcere speciale a cui sono sottoposti i mafiosi. Abbiamo inviato una segnalazione formale perché queste scritte indegne vengano rimosse – osserva il M5S -. Negli anni sono stati tanti i boss ospitati nel carcere di Sabbione e di conseguenza sono tante le famiglie di questo soggetti che si sono spostate nel nostro territorio. L'auspicio è che si tratti dell'opera di un singolo e isolato cretino, tuttavia questa cosa non può e non deve essere assolutamente sottovalutata”.

“La provincia di Terni – continuano i pentastellati - è in cima alle classifiche della permeabilità mafiosa nel tessuto industriale. Senza contare la predisposizione del nostra città ai reati ambientali, Non serve ricordare gli episodi di roghi e incidenti su cui sono ancora in corso le indagini. Le mafie trovano terreno fertile dove la crisi economica morde di più, soprattutto in città come Terni dove il tessuto economico si basa su quel poco che resta della grande industria”.