SARA MINCIARONI
Cronaca

Sciopero dei dipendenti Lidl, Filcams Cgil: "Adesione alta"

I dipendenti Lidl della provincia di Perugia hanno aderito in massa allo sciopero indetto dai sindacati a livello nazionale di...

Alcuni punti vendita rimasti chiusi, come a Castiglione del Lago dove si è svolto un presidio

Alcuni punti vendita rimasti chiusi, come a Castiglione del Lago dove si è svolto un presidio

I dipendenti Lidl della provincia di Perugia hanno aderito in massa allo sciopero indetto dai sindacati a livello nazionale di venerdì, per ottenere dalla multinazionale tedesca della grande distribuzione organizzata migliorie al contratto integrativo aziendale: salari più equi, migliori condizioni di lavoro e maggiore stabilità contrattuale. "L’adesione allo sciopero tra i lavoratori è stata ovunque alta – fa sapere il funzionario della Filcams Cgil Perugia, Luca Trovati –. Alcuni negozi hanno provato ad aprire, nonostante dentro fossero presenti solo il responsabile ed, eventualmente, pochissimi altri dipendenti, e non potendo quindi comunque garantire il servizio, come nel caso di Città della Pieve, Spoleto o Perugia. In alcuni punti vendita l’adesione è stata addirittura totale così da costringerli a rimanere chiusi". È questo anche il caso del punto vendita di Castiglione del Lago, dove la Filcams Cgil Perugia ha organizzato, in concomitanza con lo sciopero, un presidio di protesta a cui hanno partecipato gli stessi dipendenti che hanno così voluto denunciare "l’insufficienza della proposta aziendale sul rinnovo del contratto integrativo aziendale". "Dopo mesi di mobilitazione e trattativa – è entrato nel dettaglio Trovati –, Lidl ha presentato lo scorso 10 luglio un aggiornamento della propria proposta economica. L’azienda si è limitata a offrire 30 euro mensili in buoni spesa, accompagnati da un una tantum di 100 euro netti all’anno. Una proposta del tutto insufficiente, che non tiene conto dei risultati raggiunti dall’azienda né del contributo concreto delle lavoratrici e dei lavoratori". Alla luce di tutto ciò, la Filcams Cgil chiede che vengano riconosciuti un premio di risultato strutturato, aumenti salariali fissi in busta paga e buoni pasto e un intervento concreto per ridurre l’uso del part-time involontario.