Sase: "I Comuni versino il loro contributo" Proietti: "Prima vogliamo studiare il piano"

Sase invia una lettera di sollecito a Camera di commercio, Comune di Perugia e Assisi chiedendo un milione di euro (la metà alla Camera di Commercio, il restante diviso tra i due Comuni). Nella città del Poverello scoppia la polemica. Nei dettagli l’ente perugino dovrebbe versare il suo contributo a novembre, l’associazione di Largo Cacciatori delle Alpi farà avere il dovuto quanto prima, mentre il Comune di Assisi che aveva approvato il piano con riserva non avrebbe risposto. Da qui l’affondo dei consiglieri leghisti Jacopo Pastorelli e Francesco Mignani: " L’atteggiamento del sindaco Proietti nei confronti della partecipazione al percorso di valorizzazione e potenziamento dello scalo – dicono - è stato fin dall’inizio poco chiaro, contraddistinto da immobilismo, inerzia e incapacità di saper cogliere possibilità e nuovi canali di sviluppo". La risposta del primo cittadino e presidente della Provincia Stefania Proietti non tarda ad arrivare: "ll Comune di Assisi, in relazione all’aumento di capitale, ha già provveduto, esercitando il diritto di prelazione, a sottoscrivere più del doppio delle azioni prima possedute (2,21) e versando oltre 57 mila euro per arrivare al 4,83. Quanto al contributo ulteriore richiesto dal cda ai soci si precisa che il Municipio – prosegue Proietti - aveva, in assemblea, approvato il Piano con riserva di versare un quantum del contributo ulteriore richiesto, sia per la sua ‘irritualità’ (il Comune per la sua natura di ente pubblico non può versare tout court contributi a piani industriali) sia perché occorre eventualmente rapportare il contributo pubblico in relazione agli stati di avanzamento dello stesso Piano industriale". Periodo rovente per lo scalo umbro, che forse rischia di diventare terreno di scontro politico-elettorale.

Silvia Angelici