Sanità in affanno, la donazione Aiuti per la terapia intensiva

La Fondazione Cariperugia ha stanziato 800mila euro "Un sostegno concreto"

Monitor e centraline per i sistemi di monitoraggio per la terapia intensiva, ventilatori polmonari fissi e da trasporto. Vale circa 800mila euro l’insieme delle apparecchiature che la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha donato alle strutture ospedaliere del territorio per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Le risorse, impiegate nell’acquisto di macchinari destinati all’ ospedale e ad alcuni presidi ospedalieri della Ausl 1, sono parte dello stanziamento di oltre 2 milioni di euro a sostegno del comparto sanitario e del tessuto socio-economico regionale approvato in via straordinaria lo scorso marzo, nella prima fase acuta della pandemia, dal Cda della Fondazione. Ulteriori 750mila euro, sono stati utilizzate per l’acquisto di test rapidi e un’altra parte per l’acquisto di circa 7000 dispositivi di protezione individuale (respiratori circolari ffp2, occhiali a mascherina, tute).

Ieri nella sede della Fondazione il presidente Cristina Colaiacovo, il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico e il commissario straordinario della Usl 1 Gilberto Gentili, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto hanno sottoscritto l’atto con il quale si formalizza la donazione delle attrezzature che, già collocate nei vari nosocomi, sono state di fondamentale aiuto a medici ed operatori sanitari per fornire una risposta di cura tempestiva ed adeguata ai pazienti ricoverai affetti dal virus. "Questo intervento – ha detto Colaiacovo - conferma il rapporto di massima collaborazione che negli anni ha permesso alla nostra Fondazione di finanziare interventi mirati alla costante innovazione dei presidi diagnostici e terapeutici del nostro territorio". "Le donazioni ricevute – ringrazia Giannico – ci hanno permesso di completare l’allestimento delle terapie intensive e supportare, con apparecchiature tecnologicamente avanzate, altre strutture come la Cardiochirurgia".