Sanitari non vaccinati, le diffide in Umbria sono più di mille

Questo il numero degli operatori del pubblico (pochi) e del privato (molti) non ancora in regola con la dose anti-Covid. Tra loro anche molti pensionati

Medici

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Perugia, 31 luglio 2021 - Sono poco più di mille le ‘diffide’ inviate dalle Asl 1 e Asl 2 ad altrettanti sanitari umbri in cui è contenuta l’intimazione a vaccinarsi. Si tratta di ’raccomandate’ però che riguardano – a quanto pare – pochi medici o infermieri che lavorano nella sanità pubblica e molti invece che operano nel settore privato. Lettere che tra l’altro, riguardano anche operatori ormai in pensione o che non svolgono più la professione.

Va verso una concretizzazione il provvedimento del Governo che ha reso obbligatorio il vaccino nei confronti di chi opera nella sanità: non solo medici e infermieri, ma fisioterapisti, odontoiatri o psicologi solo per fare alcuni esempi. E anche in Umbria si sta procedendo in merito, con una procedura che appare comunque piuttosto complessa. La Regione alcune settimane fa aveva chiesto agli ordini professionali coinvolti e alle attività private, i nominativi di tutti gli operatori dei diversi settori. Da qui in una prima fase, sono stati controllati tutti coloro che si erano vaccinati. Al momento nella categoria ‘sanitari’ e ’operatori sanitar’i, risultano vaccinati 30.597 soggetti con prima dose e circa tremila ancora da immunizzare con la seconda somministrazione.

Fatta la prima scrematura, le due Asl hanno inviato circa 2.400 "pec" (posta elettronica certificata che equivale a una raccomandata con ricevuta di ritorno) con la diffida a vaccinarsi: 700 circa le ha inviate la Asl 1 e altre 1.700 la Asl 2.

Di questi 2.400 (che come detto non sono soltanto operatori del settore pubblico) oltre la metà (1.345 di cui circa mille nella Asl 2 e gli altri nella numero 1) hanno risposto spiegando che erano vaccinati (magari in un’altra regione pur avendo la residenza in Umbria) oppure inviando la prenotazione per la prima dose. A questo punto restano 360 sanitari che risiedono nel territorio della Asl 1 e 700 nella Asl 2 a cui è stata inviata una seconda "pec" con l’intimazione a vaccinarsi.

Chi sono? Secondo fonti ufficiali della Regione sono poche decine gli operatori della sanità pubblica. Il "gruppone" dei mille è composto da personale ormai in pensione che magari non utilizza così spesso la "pec", oppure da sanitari che operano fuori dall’Umbria e che sono già coperti o altri ancora che invece hanno cessato la professione. Detto questo, la prossima mail certificata sarà quella della sospensione, anche se non è ben chiara la procedura, se cioè debbano essere le Asl o gli ordini professionali a procedere in merito.