Sanità, proteste e futuro

Orvieto, la governatrice Tesei a confronto con operatori sanitari e cittadini

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"Nella sanità orvietana ci sono delle cose da migliorare e c’è tutto il nostro impegno per abbattere le liste d’attesa. Abbiamo un piano regionale su cui intervenire che causa ritardi ed un sistema che doveva essere reso efficiente. A distanza di pochi mesi dal mio insediamento, mi sono trovata a gestire l’emergenza covid e non è intellettualmente onesto riconoscere la situazione che abbiamo trovato". Di fronte ad un palazzo dei congressi gremito da centinaia di operatori sanitari e cittadini, la Presidente della Regione Donatella Tesei ha difeso a il proprio operato "mettendoci la faccia" di fronte ad una platea composta da molte persone interessate a capire cosa si stia effettivamente facendo ma anche da molta gente nervosa che ha spesso interrotto il discorso della Tesei, chiedendole spiegazioni a gran voce sulle carenze ormai arcinote del Santa Maria della Stella. Un nervosismo anticipato dalla manifestazione della Cgil in piazza a cui hanno preso parte anche alcuni amministratori pubblici di centrosinistra. Gli stessi sindaci e consiglieri comunali che si sono poi alzati dalla sala e sono usciti non appena ha preso la parola il sindaco Tardani. La governatrice ha sottolineato l’inserimento tra i progetti finanziati dal Pnrr degli interventi per l’ospedale per poi lasciare la parola ai tecnici che hanno illustrato i progetti in cantiere. Tra questi la realizzazione della casa di comunità e dell’ospedale di comunità nella sede dell’ex ospedale di piazza duomo a cui sarà destinato un investimento da otto milioni di euro il cui appalto sarà pronto nel 2023. Affiancata dall’assesosre Coletto e dai dirigenti della Asl, la governatrice ha ricordato che sono stati espletati 130 concorsi e se ne stanno facendo altri per colmare le lacune sul fronte del personale. Molto polemica con le proteste il sindaco Tardani. "Conosciamo bene i problemi che ci riguardano, ed è paradossale che qualcuno che oggi urlava o cercava di interrompere chi parlava, dimentica perché tre anni fa questa Regione andò al voto anticipato con l’amministrazione di allora travolta dalle indagini che riguardavano la gestione del sistema sanitario umbro", ha detto Tardani. Cla.Lat.