Saldi, lo shopping nei negozi batte la Rete. Si punta su qualità e made in Italy

Cauto ottimismo degli operatori. Federmoda: "Occasioni per tutti"

Primi giorni di saldi. Dureranno fino al 4 settembre (Crocchioni)

Primi giorni di saldi. Dureranno fino al 4 settembre (Crocchioni)

Perugia, 8 luglio 2018 - Shopping all’insegna della qualità, senza dimenticare la convenienza. E’ questo l’imperativo categorico dei saldi 2018, iniziati ieri con un cauto e prudente ottimismo da parte degli operatori. Infatti, se da un lato l’Umbria deve misurarsi ancora con la crisi che non si è lasciata del tutto alle spalle, dall’altro c’è anche la concorrenza dell’e-commerce, che sta togliendo terreno fertile alla vendita tradizionale. Ma le aziende che innovano e che non rinunciano alla qualità, in queste giornate di ribassi che dureranno fino al 4 settembre possono ancora contare su fatturati di tutto rispetto. Ne è convinto Simone Merlini, titolare di due negozi di accessori in centro, che vantano una tradizione centenaria. «I saldi – spiega l’imprenditore – sono partiti piuttosto bene. I consumatori sono molto curiosi e particolarmente attenti. Verificano i prezzi di base con quelli scontanti, controllano il materiale, cercano prodotti originali e di qualità. Gli stranieri vogliono rigorosamente il made in Italy e la ‘vera pelle’». 

Che il commercio debba stare al passo con la contemporaneità, senza perdere di vista l’eccellenza, ne è convinto anche il presidente di Federmoda-Confcommercio Carlo Petrini. «Oggi – spiega Petrini – sono sempre più numerose le aziende del settore che coniugano con successo vendita fisica ed e- commerce, che innovano senza rinunciare al valore più grande, ovvero il rapporto diretto e fiduciario con il cliente». Secondo le stime Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature poco meno di 230 euro, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro. Petrini sottolinea come ancora oggi i saldi rappresentino una bella boccata d’ossigeno per tutti, «in quanto sono una importante occasione commerciale per le imprese e per i consumatori. Tanto più perché, a differenza di quanto avveniva a volte in passato, oggi chi compra ha a disposizione prodotti di stagione e grande assortimento tra cui scegliere. ‘No’ dunque – aggiunge Petrini – alla liberalizzazione delle svendite. Pollice verso, da parte del sindacato, anche nei confronti di quelle azioni ormai diffuse dei pre-saldi o saldi privati, che si collocano ai margini della normativa e della legge regionale in materia di vendite promozionali, che in Umbria, in modo anomalo rispetto a tante altre regioni italiane, sono liberalizzate, generando una vera e propria giungla di offerte anche a ridosso delle svendite». 

E i consumatori come si orientano? Simona Ventura (non la showgirl, ma una bella ragazza incontrata in Corso Vannucci, che ha lo stesso nome dell’artista, ndr) ammette di avere fatto ottimi acquisti. Anche Simona Tambone non si è lasciata sfuggire la prima giornata di sconti: «Si fanno ottimi affari – dice – e girare per negozi è tra gli ‘sport’ preferiti da noi donne». Girare di persona tra gli scaffali in cerca delle offerte, nonostante oggi si possa acquistare anche da casa con un clic, è dunque ancora un classico. La tradizione dei saldi, dicono le stime Confcommercio, batte infatti di gran lunga l’on-line.