"Rudy mi promise: studierò E ha mantenuto la parola"

Walter Biscotti aveva difeso Guede, ora libero per fine della pena. L’avvocato Maori: "È responsabile di un grave delitto, venga espulso"

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"Ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto che era quella di studiare e laurearsi in carcere. Si è diplomato e ha preso due lauree: è stato molto bravo. Sono contento per lui che ha finito il suo percorso carcerario, ma anche in questo giorno il pensiero di tutti deve andare alla povera Meredith, morta a soli vent’anni". A parlare è l’avvocato Walter Biscotti che, con il collega Nicodemo Gentile, si era occupato della difesa di Rudy Guede. L’ivoriano, oggi 34enne, è un uomo libero: ha scontato la pena per l’omicidio della studentessa inglese, uccisa la notte di Ognissanti del 2007 nella villetta di via della Pergola. Guede è l’unico condannato per quel delitto: trent’anni in primo grado, ridotti a sedici in Appello. Amanda Knox e Raffaele Sollecito, dopo quattro anni di carcere e tre sentenze diverse, sono stati assolti dalla Corte di Cassazione, con il quarto e definitivo pronunciamento.

Il tribunale di sorvegliaza di Viterbo ha accolto ieri la richiesta di sconto di 45 giorni, avanzata per Guede dal legale Fabrizio Ballarini: fine pena 22 novembre scorso, come si legge nell’ordine di scarcerazione della Procura di Milano. Guede vive a Viterbo (nel carcere della città laziale ha trascorso la maggior parte della carcerazione): da un anno in affidamento ai servizi sociali, fa volontariato alla mensa della Caritas e, nel pomeriggio, per guadagnarsi uno stipedendio lavora nella biblioteca del Centro studi criminologici. Non vuole parlare, "vorrebbe solo essere dimenticato", racconta il professor Claudio Mariani, docente del Centro studi. "Non c’è più altro da aggiungere su questa storia – continua il professor Mariani – eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignitià e il valore del silenzion".

"Vorrei sapere perché – attacca il legale Luca Maori, che ha difeso Raffaele Sollecito – non è stato esecuzione legge italiana che prevede per i soggetti condannati per gravi reati che venga eseguita l’espulsione dal territorio italiano una volta espiata la pena – continua l’avvocato –. Ci aspettiamo che la questura competente provveda al più presto: lui non è cittadino italiano ed è stato condannato perché ritenuto responsabile di un terribile omicidio", conclude l’avvocato Maori. "La liberazione anticipata è un riduzione della pena matematica – afferma Francesco Maresca, legale della famiglia di Meresith Kercher –. Viene concessa in modo sostanzialmente automatico, c’è poco da dire se non fare una valutazione sulla proporzione della pena complessiva. Una riflessione morale, più che giuridica, sul fatto che una pena così bassa possa essere sufficiente per un omicidio del genere". L’avvocato Maresca non ha ancora avuto modo di comunicare la notizia ai familiari di Meredith: "Non li ho ancora sentiti, li sentirò in questi giorni".