Stroncato da malore a 38 anni, il cane lo veglia per ore

La tragica fine di Rosario Scalzi trovato senza vita dallo zio all’interno della sua abitazione. Con lui l’animale

Rosario Scalzi insieme al suo inseparabile cane

Rosario Scalzi insieme al suo inseparabile cane

San Giustino (Perugia), 2 giugno 2021 - E’ stato stroncato da un malore durante la notte e il suo amato cane lo ha vegliato per ore vicino al letto fino all’arrivo dei soccorritori. Ma per Rosario Scalzi, trentottenne operaio di San Giustino, non c’è stato niente da fare. Gli accertamenti successivi hanno confermato il decesso per cause naturali e difatti il corpo è già stato messo a disposizione dei familiari per i funerali.

Una tragica storia che si materializza durante la mattinata di lunedì quando Rosario, dipendente alla Cmc di Città di Castello, non si presenta sul posto di lavoro. Al cellulare, nonostante le numerose chiamate dei colleghi, non risponde fino a quando qualcuno pensa di allertare lo zio che risiede a Fighille, nel comune di Citerna. Quest’ultimo si precipita San Giustino in località Sant’Anastasio, dove Rosario abita da solo, e da una finestra nota il nipote riverso a terra vicino al letto. Al suo fianco, il cane. A questo punto l’uomo entra in casa, cerca di rianimare il trentottenne, allerta il 118 ma i sanitari, al loro arrivo, non fanno altro che constatare il decesso del giovane.

Sul posto arrivano anche i carabinieri della Stazione di San Giustino per gli accertamenti di rito che escludono fin da subito scenari diversi rispetto a quelli di un malore fatale: allo stesso tempo, come da prassi, viene informato pure il pm di turno della Procura di Perugia.Peraltro, grazie ai congiunti di Rosario, si viene poi a sapere che lui soffriva di problemi di pressione e si stava curando da tempo: evidentemente la scorsa notte le sue condizioni di salute sono improvvisamente peggiorate fino alla morte.

Rosario Scalzi, originario di Catanzaro, da una quindicina di anni risiedeva in Altotevere dove ha svolto vari lavori, con una parentesi professionale anche in Romania che non era stata fortunata. E’ poi seguito il ritorno a San Giustino, adesso era in Cmc, con i colleghi di lavoro e gli amici ancora increduli rispetto a quanto avvenuto. "Rosario era una persona perbene, benvoluto da tutti. Ci mancherà". 

Effettuata la ricognizione cadaverica, la salma è dunque già a disposizione dei familiari: stamani, dopo un breve saluto nella camera mortuaria dell’ospedale di Città di Castello, il feretro si dirigerà verso la Calabria dove vive la mamma del trentottenne e dove verranno celebrati i funerali di questo sfortunato ragazzo.