Romizi: «Non accetto ultimatum dai partiti. La mia decisione l’ho già presa»

Il sindaco di Perugia e la crisi tra FI e FdI: ‘Un ping-pong di poca sostanza’

Il sindaco Andrea Romizi è piuttosto irritato dalla lite tra Fi e Fdi per il caso-Prisco

Il sindaco Andrea Romizi è piuttosto irritato dalla lite tra Fi e Fdi per il caso-Prisco

Perugia, 6 luglio 2018 -  Il sindaco Andrea Romizi non si fa tirare per la giacchetta né da Fratelli d’Italia, né da Forza Italia. E sulla vicenda dell’avvicendamento dell’assessore Emanuele Prisco, annuncia prima di tutto che «una decisione è stata già presa» (ma non rivela quale) e poi però taglia corto. «Leggo tante chiacchiere inutili su questa storia, parlano davvero tutti del nulla» afferma.

Ma lei ha in procinto di assumere una qualche decisione?

«Quello è sicuro. Ma vorrei ricordare a tutti quanti che le scelte in merito le prende il sottoscritto. Ripeto però, si parla del nulla, tutti quanti lo stanno facendo. Lo so io quando è il momento di prendere certi decisioni. Di sicuro non ci sono ultimatum, anche perché non è che Prisco stia lì e non si vuole dimettere».

Ha in previsione di incontrare le due forze politiche?

«Io non devo rendere conto a nessuno. Ma, ripeto, è una vicenda che non esiste. E’ una scaramuccia tra due partiti, io devo fare l’interesse dei cittadini».

Però il problema in maggioranza c’è, è innegabile.

«E’ già tutto chiuso. Capisco come ci fosse la necessità di alcuni per una questione più di principio che di sostanza di farsi sentire. E lo hanno fatto. Ma la vicenda è chiusa».

E come?

«Che tra loro si sono detti le cose che pensavano, in un ping pong davvero di poca sostanza. Per me non cambia niente. Le mie decisioni sono già assunte».

Da quanto?

«Da tempo. Non da oggi».

E quali sono?

«Di sicuro non quelle funzionali all’interesse di un singolo o alle aspettative di un partito, ma ai principi di buona amministrazione. Il passaggio di consegne è molto complesso e delicato non si improvvisa e non si fa in un giorno».

PAROLE insomma che farebbero pensare a un avvicendamento in assessorato che però avrà i suoi tempi: la sensazione è che Romizi prima di «dimettere» Prisco, voglia concludere con l’attuale assessore all’Urbanistica almeno la vicenda di Ikea. E soprattutto dice chiaro e tondo che non si fa dettare l’agenda di Giunta da nessuno, né da FdI, né dal suo partito (Forza Italia), col quale in queste ore la tensione è altissima. L’uscita di Fiammetta Modena (che ha dato l’ultimatum a Prisco) potrebbe addirittura far slittare a dopo l’estate la decisione.